giovedì 31 agosto 2017

Addio bocciature per elementari e medie



Articolo da Fanpage.it

Niente più bocciature a scuola, così è deciso. Gli effetti del cambiamento non si vedranno subito, solamente a partire dal prossimo anno scolastico, ma potrebbero essere oltremodo deleteri. In sostanza, in applicazione della Legge 107, la cosiddetta Buona Scuola, gli studenti di scuole elementari e medie non potranno più essere bocciati. No, in realtà detta così la notizia non è veritiera, il meccanismo di legge sarà leggermente differente: gli allievi delle scuole elementari potranno essere bocciati in caso di abbandono scolastico o per l'accumulo di troppi giorni di assenza e non per il mancato raggiungimento dei livelli di apprendimento considerati essenziali. Insomma, addio bocciature per profitto, saranno estremamente rare. Anche alle scuole medie la promozione sarà la prassi, tranne in caso di "parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline". In questi casi, il consiglio di classe potrà deliberare la bocciatura, ma solo dietro adeguata motivazione. Che cosa significa, in sostanza? Che gli alunni potranno essere promossi anche in presenza di insufficienze in una o più discipline, a patto che le scuole avviino percorsi di supporto per colmare le lacune. Ma esattamente, perché sarebbe un problema questa riforma?

È presto detto: la bocciatura, da che mondo è mondo, insegna. Insegna ai ragazzini che ci vuole impegno per raggiungere un obiettivo e che non bastano i favoritismi e le scuse per andare avanti. Chiunque sia stato bocciato può dire che sì, la delusione è sicuramente cocente ed è difficile da affrontare, ma che allo stesso tempo ha prodotto un risultato, una crescita personale. La bocciatura, sostengono molti, sarebbe discriminatoria. Discriminatoria perché in tanti casi il bocciato è un soggetto che proviene da contesti di disagio sociale. Un gruppo di docenti e pedagogisti, in una petizione lanciata attraverso Change.org qualche mese fa, sostenevano che i bambini bocciati alle scuole elementari fossero per la maggior parte "figli di immigrati, ragazzi meridionali provenienti dalle famiglie più povere, bambini rom", bambini che andrebbero dunque protetti e non puniti con una bocciatura. "La nostra scuola anche oggi perde il 15 % dei ragazzi e dietro questa percentuale noi vediamo i volti dei nostri bambini che non hanno certo bisogno di essere respinti ma di maggiori risorse umane, di insegnanti di sostegno formati, di educatori di strada, di una scuola più lenta, capace di ascoltare le esigenze di questi bambini, di captare le loro difficoltà e quelle delle loro famiglie", sostenevano.

Ma, c'è un ma, detto brutalmente: mandare avanti bambini e adolescenti che accumulano – e potenzialmente potrebbero continuare ad accumulare – lacune non produce alcun beneficio, ma anzi illude. Illude perché fa credere al bambino, e spesso alla famiglia, che non ci sia alcun problema da risolvere. La bocciatura non è una punizione, ma è una possibilità. La bocciatura dà al bambino o all'adolescente la possibilità di migliorarsi, di crescere, di apprendere, di imparare e di riparare agli errori. La bocciatura insegna. E, detto ancora più brutalmente, questa forma mentis che nel corso degli ultimi 20 anni ci ha portato a scambiare il diritto allo studio e all'istruzione – sacrosanto – con il diritto all'ottenimento del cosiddetto "pezzo di carta", sta solamente portando a un estremo abbassamento della qualità dell'istruzione.

Affrontai l'argomento qualche mese fa, in occasione della diffusione di una lettera di denuncia sottoscritta da 600 docenti universitari di tutta Italia, i quali segnalavano appunto un trend deleterio: gli studenti arrivano all'università senza essere in grado di scrivere e parlare un italiano corretto, con un bagaglio lessicale estremamente ridotto rispetto alle aspettative e senza conoscere le regole grammaticali di base. Da questo punto partiamo prendendo ad esempio le percentuali di promozione dei diplomandi italiani:
La maturità, soprattutto dagli anni '80 in poi, non è più vista come uno spauracchio o una prova difficoltosa, ma è diventata una sorta di banale passaggio obbligato che termina con la promozione del 99% degli studenti ammessi. Andando a ritroso, la percentuale di allievi promossi alla maturità negli anni '20 era del 60% circa, gradualmente salita al 70% negli anni '70, al 90% negli anni '80, per arrivare a sfiorare il 99,5% nel 2016, un inarrestabile trend sempre crescente.

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Fonte: Fanpage.it


Autore: 
Charlotte Matteini

Licenza: Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.

Articolo tratto interamente da Fanpage.it 



Citazione del giorno




"Ogni giornata è una piccola vita, ogni risveglio una piccola nascita, ogni nuova mattina è una piccola giovinezza."

Arthur Schopenhauer


Nuovo look per YouTube



Articolo da PuntoInformatico.it

Roma - A dodici anni dal primo video diffuso in rete, alla risoluzione di 320x240 pixel in formato 4:3, YouTube ha deciso per un restyling, coniando un nuovo logo e introducendo nuove funzioni dedicate soprattutto a chi naviga in mobilità con l'app per smartphone e tablet.

Gli utenti della piattaforma di proprietà di Alphabet (Google) che dispongono di terminali iOS e Android potranno notare sugli schermi dei loro dispositivi colori più uniformi, dove il bianco si sostituisce al rosso per gli sfondi e le barre di navigazione. I tasti con le opzioni sono stati spostati verso il basso, per garantire una migliore usabilità e semplificare l'accesso quando si tiene lo smartphone con una mano. Viene mantenuta la possibilità di fare "doppio tap" sul lato destro e sinistro dello schermo per navigare il filmato di 10 secondi, rispettivamente, in avanti e all'indietro. La funzione "swipe" per passare velocemente al video precedente o a quello successivo arriverà presto. Inoltre, ora i contenuti si adattano automaticamente al dispositivo utilizzato, per una visualizzazione ottimale.

Importanti modifiche sono state introdotte anche nella visualizzazione di YouTube sul computer. A cominciare dall'adozione della piattaforma Material Design, che prevede, tra l'altro, un'opzione per cambiare lo sfondo del player video da bianco a nero in modo da ottenere un ambiente circostante più scuro come in una sala cinematografica.

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Fonte: PuntoInformatico.it


Autore: 
Pierluigi Sandonnini

Licenza: Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia.


Articolo tratto interamente da PuntoInformatico.it



mercoledì 30 agosto 2017

Vi consiglio di leggere questo post!


La tecnologia se usata male crea molti problemi; oggi su Il Post c'è un inchiesta molto interessante e vi consiglio di leggerla.

Link diretto: Gli smartphone hanno distrutto una generazione?




Viaggio in Islanda

[Short film] Unseen - Jordin from Jeremie Douchy on Vimeo.

Photo e video credit Jeremie Douchy caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


Brescia e dintorni in timelapse

time lapse & Hyper lapse super zoom 4K (Brescia & floating piers) from Alberto Inselvini on Vimeo.

Photo e video credit Alberto Inselvini caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


Proverbio del giorno


Una grande illuminazione nasce da un grande dubbio.

Proverbio zen


martedì 29 agosto 2017

L'odio è radicato nella paura...

 


"L'odio è radicato nella paura e l'unico rimedio per l'odio-guerra è l'amore. La nostra situazione internazionale che va sempre peggiorando è attraversata dai dardi letali della paura... Non è forse la paura una delle maggiori cause della guerra? Noi diciamo che la guerra è conseguenza dell'odio, ma un attento esame rivela questa sequenza: prima la paura, poi la guerra e infine un odio più profondo. Se una guerra nucleare da incubo inabissasse il nostro mondo, la causa ne sarebbe non tanto il fatto che una nazione odiava l'altra, ma che entrambe le nazioni avevano paura una dell'altra. Che metodo ha usato la sofisticata ingenuità dell'uomo moderno per trattare la paura della guerra? Ci siamo armati fino all'ennesima potenza. L'occidente e l'oriente si sono impegnati in una febbrile gara di armamenti: le spese per la difesa sono salite a proporzioni di montagne e agli strumenti di distruzione si è data priorità su tutti gli sforzi umani. Le nazioni hanno creduto che maggiori armamenti avrebbero eliminato la paura, ma ahimè, essi hanno prodotto una paura più grande."


Martin Luther King





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"Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee."

George Bernard Shaw




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Immagine del giorno

https://www.flickr.com/photos/antoncino/36170696431/

Alba a Carloforte

Photo credit Antonio Cinotti caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


Pioggia d'agosto di Guido Gozzano


Pioggia d'agosto

Nel mio giardino triste ulula il vento,
cade l'acquata a rade goccie, poscia
più precipite giù crepita scroscia
a fili interminabili d'argento...
Guardo la Terra abbeverata e sento
ad ora ad ora un fremito d'angoscia...

Soffro la pena di colui che sa
la sua tristezza vana e senza mete;
l'acqua tessuta dall'immensità
chiude il mio sogno come in una rete,
e non so quali voci esili inquete
sorgano dalla mia perplessità.

"La tua perplessità mediti l'ale
verso meta pi˘ vasta e pi˘ remota!
tempo che una fede alta ti scuota,
ti levi sopra te, nell'Ideale!
Guarda gli amici. Ognun palpita quale
demagogo, credente, patriota...

Guarda gli amici. Ognuno già ripose
la varia fede nelle varie scuole.
Tu non credi e sogghigni. Or quali cose
darai per meta all'anima che duole?
La Patria? Dio? l'Umanità? Parole
che i retori t'han fatto nauseose!...

Lotte brutali d'appetiti avversi
dove l'anima putre e non s'appaga...
Chiedi al responso dell'antica maga
la sola verità buona a sapersi;
la Natura! Poter chiudere in versi
i misteri che svela a chi l'indaga!"

Ah! La Natura non Ë sorda e muta;
se interrogo il lichene ed il macigno
essa parla del suo fine benigno...
Nata di sé medesima, assoluta,
unica verità non convenuta,
dinnanzi a lei s'arresta il mio sogghigno.

Essa conforta di speranze buone
la giovinezza mia squallida e sola;
e l'achenio del cardo che s'invola,
la selce, l'orbettino, il macaone,
sono tutti per me come personae,
hanno tutti per me qualche parola...

Il cuore che ascoltò, più non s'acqueta
in visioni pallide fugaci,
per altre fonti va, per altra meta...
O mia Musa dolcissima che taci
allo stridìo dei facili seguaci,
con altra voce tornerò poeta! -

Guido Gozzano



29 agosto 2005 – L'uragano Katrina comincia ad abbattersi su New Orleans: ucciderà in tutta l'area più di mille persone



Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'uragano Katrina è stato uno tra i cinque uragani più gravi della storia degli Stati Uniti, il più grave in termini di danni economici e uno dei più gravi dal punto di vista del numero di morti.

È stato il sesto uragano atlantico più forte mai registrato e il terzo più forte che abbia mai raggiunto le coste degli Stati Uniti. Katrina si è formato il 23 agosto durante la stagione degli uragani atlantici 2005 ed ha causato devastazioni lungo buona parte della regione che comprende gli stati confinanti con il Golfo del Messico, cioè la Costa del Golfo degli Stati Uniti. Le maggiori perdite di vite e di danni alle infrastrutture sono avvenuti a New Orleans, in Louisiana, che è stata inondata quando il sistema di argini si è rivelato catastroficamente inutile, in molti casi ore dopo che la tempesta si è spostata verso l'interno. L'uragano ha causato gravi distruzioni attraverso l'intera costa del Mississippi e in Alabama, fino a 160 km dal centro della tempesta.

Katrina è stata l'undicesima tempesta tropicale, il quinto uragano, il terzo uragano maggiore e il secondo uragano categoria 5 della stagione degli uragani atlantici 2005.

Si è formato sopra le Bahamas il 23 agosto 2005, ed ha attraversato il sud della Florida come moderato uragano di categoria 1, causando alcuni morti ed allagamenti in quei luoghi prima di rafforzarsi rapidamente nel Golfo del Messico e diventando uno dei più forti uragani mai registrati in mare. La tempesta si è indebolita prima di addentrarsi come tempesta di categoria 3 il mattino del 29 agosto prima nel sud della Louisiana e poi al confine di stato tra Louisiana e Mississippi.

L'aumento del livello delle acque causato dall'onda di tempesta ha causato gravi danni lungo la Costa del Golfo degli Stati Uniti, devastando le città del Mississippi Waveland, Bay St. Louis, Pass Christian, Long Beach, Gulfport, Biloxi, Ocean Springs e Pascagoula. In Louisiana, il sistema di prevenzione delle inondazioni non ha funzionato in più di 50 punti differenti. In quasi tutti gli argini dell'area metropolitana di New Orleans si sono create delle brecce non appena l'uragano Katrina è passato ad est della città, inondando conseguentemente l'80% dell'area metropolitana e molte aree delle vicine parrocchie per settimane.

Almeno 1 836 persone hanno perso la vita a causa dell'uragano Katrina e per i conseguenti allagamenti causati, rendendolo il più grave negli Stati Uniti dal punto di vista del numero dei morti dopo l'uragano Okeechobee del 1928. Si stima che la tempesta abbia causato danni per 81,2 miliardi di dollari, diventando il più grave disastro naturale della storia degli Stati Uniti in termini economici. Il catastrofico fallimento della protezione contro le inondazioni a New Orleans ha portato a rivedere l'organigramma del corpo degli ingegneri dell'esercito, poiché questa agenzia era l'unica, per mandato del Congresso, ad avere la responsabilità della progettazione e della realizzazione del sistema di protezione.

Diffuse sono state anche le critiche alla reazione dei governi federale, statali e locali, che hanno portato ad una investigazione da parte del Congresso degli Stati Uniti ed alle dimissioni di Michael D. Brown, direttore della Federal Emergency Management Agency. Al contrario, il National Hurricane Center e il National Weather Service sono stati largamente encomiati per le loro previsioni accurate.

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lunedì 28 agosto 2017

I liberi pensatori



"I Liberi Pensatori sono coloro che sono disposti a usare le loro menti senza pregiudizio e senza timore di comprendere cose che si scontrano con le proprie usanze, privilegi, o credenze. Questo stato d'animo non è comune, ma è essenziale per il pensiero giusto. Dove è assente, la discussione tende a diventare peggio che inutile." 

Lev Tolstoj


domenica 27 agosto 2017

“No Tenim Por”

"No Tenim Por" BARCELONA from Jordi de Temple on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


Mount Bromo (Indonesia)

Mount Bromo, Indonesia from HuiChieh on Vimeo.

Photo e video credit HuiChieh caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Barcellona non ha paura

https://www.flickr.com/photos/barcelona_cat/36013063823/in/photolist-WSmncv-Y6SwjV-WSmndc-XTwhYp-WSmnar-WSmn8c-XTwhVZ-XTwhP6-WSmmYV-WSmn2k-XTwhSc-WSmmX2-WSmmPr-XTwhC4-WSmmSc-XTwhz8-WSmmLv-WQ688b-WSizVc-XQH6qS-XuJHRd-WQ2EGG-WSfTCT-WSeYjt-XToMxV-XQCj85-XuEeub-XuDYUE-WScMhx-XTmvy4-WPX83h-XQzXKA-XTkhCM-XTkeDF-WSaf7F-WS9QBe-WPTiAu-Xuzjyj-XuzjwW-WPQVDC-WS68Rx-XTePHK-WPQVyh-WS68PZ-WS5Mpv-WPQdPG-WPQdL5-WS5MnX-Xuwy15-WMVZVW


Articolo da Pressenza

Quest'articolo è disponibile anche in: Spagnolo, Catalano

Nel pomeriggio del 26 agosto mezzo milione di persone hanno partecipato a Barcellona a una manifestazione con lo slogan “No tinc por” (Non ho paura). La testa del corteo portava uno striscione con la scritta “No tinc por” ed era formata dai rappresentanti delle forze di sicurezza e di emergenza e dai gruppi di quartiere e cittadini che hanno svolto un ruolo importante dopo gli attentati del 17 agosto a Barcellona e a Cambrils (Tarragona), che hanno provocato 15 morti e oltre 120 feriti.

Subito dopo seguiva un gruppo di varie centinaia di persone, membri di diverse comunità religiose, gruppi che lavorano per la pace, i diritti umani, contro il razzismo, per i diritti degli immigrati e i diritti sociali, oltre ad associazioni della Città Vecchia (la zona dove è avvenuto l’attentato), gruppi di quartiere e cittadini e una rappresentanza di operatori economici.

In seconda fila sfilavano le autorità: il re di Spagna Felipe VI, il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy e il presidente catalano Carles Puigdemont, la sindaca di Barcellona Ada Colau e diversi presidenti delle regioni autonome.

Quando la testa della manifestazione è arrivata al palco in Plaza Cataluña, si è tenuto un discorso che iniziava con il seguente saluto:

Bona tarda a tothom, buenas tardes, salam aleykom
Siamo qui per gridare forte e tutti insieme:

NO TENIM POR!
NO TENEMOS MIEDO
WE ARE NOT AFRAID
MA KAN KHAFUSH

Dopo il discorso, l’attrice Rosa Maria Sardà e Míriam Hatibi, portavoce della Fondazione Ibn Battuta e membro attivo della comunità musulmana catalana, hanno letto testi di Federico García Lorca e Josep Maria de Sagarra. Due donne nate a Barcellona, ​​che vivono a Barcellona e ​​che amano Barcellona.


Si è poi ascoltata la “Canzone degli uccelli”, antico canto popolare che il violoncellista Pau Casals ha trasformato in un simbolo di pace e libertà. La manifestazione si è conclusa con la gente che gridava “Non ho paura.” Decine di volontari hanno distribuito migliaia di fiori rossi, gialli e bianchi, i colori della città di Barcellona.

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Fonte: Pressenza


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Articolo tratto interamente da Pressenza



Photo credit Ajuntament Barcelona caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


Momenti



"Ciò che nella vita rimane, non sono i doni materiali, ma i ricordi dei momenti che hai vissuto e ti hanno fatto felice. La tua ricchezza non è chiusa in una cassaforte, ma nella tua mente.
È nelle emozioni che hai provato dentro la tua anima."

Alda Merini 


sabato 26 agosto 2017

Deforestazione Amazzonia: abolita una grande riserva per favorire lo sfruttamento delle risorse minerarie


Articolo da WWF Italia

E' di nuovo corsa all'oro in Amazzonia: il governo federale brasiliano ha pubblicato un decreto che abolisce una riserva grande quanto la Svizzera, la National Reserve of Copper and Assoono, un'insieme di aree protette noto come Renca, per favorire lo sfruttamento delle risorse minerarie.  L'area protetta copre una superficie di 47.000 chilometri quadrati tra Pará e Amapá .
La regione è ricca di oro e di altri minerali e comprende nove aree protette, tra cui foreste statali, riserve ecologiche e terre indigene. Si tatta del Parco Nazionale delle Montagne Tumucumaque, le Foreste Statali di Paru e Amapá, la Riserva Biologica di Maicuru, la Stazione Ecologica di Jari, la Riserva Estrattiva di Rio Cajari, la Riserva di Sviluppo Sostenibile del Rio Iratapuru e le Terre Indiane di Waiãpi e Rio Paru d`Este .
 
La decisione annunciata dal governo brasiliano per il WWF è gravissima vista l’importanza dell’ambiente tropicale: la dissoluzione o la riduzione di queste unità di conservazione distruggerebbero una parte importante del polmone verde del pianeta, la perdita di biodiversità generando anche conflitti con le popolazioni locali che vivono nella foresta.
Gli impatti di questa nuova aggressione rischiano di essere irreversibili.
Il WWF, insieme a molti altri movimenti ambientalisti e ‘testimonial’ come Gisele Bundchen che si è schierata a favore della tutela di quest’area, chiede al governo del Brasile di tornare indietro su questa decisione e  lasciare che le aree protette  rimangano tali  abbandonando gli appetiti minerari lungo il corso del Rio delle Amazzoni.

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Fonte: WWF Italia

Autore: WWF Italia

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Articolo tratto interamente da WWF Italia 



Lode dell'Asino di Giordano Bruno


Lode dell'Asino

O sant'asinità, sant'ignoranza,
santa stoltezza e pia devozione,
qual sola puoi far l'anime si buone
che umano ingegno e studio non l'avanza.
Non giunge faticosa vigilanza
d'arte qualunque sia o invenzione,
né dei sapienti contemplazione,
al ciel dove ti edifichi la stanza.
Che vi val (curiosi) lo studiare,
voler sapere quel che fa la natura,
se gli astri son pur terra, fuoco e mare?
La santa asinità di ciò non cura,
ma con man giunte e in ginocchio vuol stare
aspettando da Dio la sua ventura.
Nessuna cosa dura
eccetto il frutto dell'eterna requie,
la qual ci dona Dio dopo le esequie.

Giordano Bruno


Terremoto Ischia, l'Ingv rivede i dati



L’Osservatorio Vesuviano con una breve nota ha diffuso i dati definitivi del terremoto che ha colpito Ischia lunedì scorso.

L’INGV (istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) aveva assegnato inizialmente la magnitudo di 3.6 sulla scala Richter con ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro in mare, circa 2 km a nord di Ischia.

Nelle ore successive i dati sono stati ricalcolati, con la magnitudo alzata a 4.0, l’ipocentro ridotto a 5 km di profondità mentre l’epicentro a tre chilometri di distanza dalla costa Nord.

Ieri sono arrivati i definitivi, che confermano la magnitudo di 4.0, ma con una profondità ipocentrale molto superficiale di solo un chilometro e 730 metri, mentre l'epicentro è stato localizzato nei pressi di via Santa Barbara, a Casamicciola.

Questi nuovi dati, spiegano in parte i tanti danni, anche se resta il fatto, che non è possibile morire con un sisma di magnitudo relativamente bassa.

Photo credit Mattia1989 caricato su YouReporter


Citazione del giorno


"Nel mondo c’è quanto basta per le necessità dell’uomo, ma non per la sua avidità."

Mahatma Gandhi


Torna Wiki Loves Monuments

WLM ITA DEF V



Articolo da Wiki Loves Monuments

Anche nel 2017, per il sesto anno consecutivo, Wikimedia Italia promuove Wiki Loves Monuments, invitando tutti i cittadini a immortalare il patrimonio culturale italiano.
Tutte le fotografie verranno rilasciate con licenza libera e saranno pubblicate su Wikimedia Commons, il grande database multimediale di Wikipedia. Le istituzioni, pubbliche e private, possono aderire, autorizzando la pubblicazione delle immagini dei monumenti di loro proprietà su Wikipedia. È possibile partecipare al concorso solo con immagini di monumenti “liberati” dagli enti, presenti in una apposita lista creata da Wikimedia Italia. Gli elenchi sono in continuo aggiornamento perciò è importante consultarli costantemente.


Per maggiori informazioni, clicca qui

Fonte: Wiki Loves Monuments


Autore: Wiki Loves Monuments 

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.



Articolo tratto interamente da Wiki Loves Monuments 

venerdì 25 agosto 2017

Vi ricordo l'iniziativa: gli angoli


Voglio ricordare l'iniziativa: gli angoli




La povertà non è naturale



"Come la schiavitù e l'apartheid, la povertà non è naturale. Sono le persone che hanno creato la povertà e che hanno sopportato la povertà, e sono le persone che la sconfiggeranno. E sconfiggere la povertà non è un gesto di carità. È un gesto di giustizia. È la protezione di un diritto umano fondamentale, il diritto a un vita decente e dignitosa."
Nelson Mandela


Le stagioni

Seasons from visdia on Vimeo.

Photo e video credit visdia caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Eclisse totale di sole a Nashville

Solar Eclipse 2017 - Nashville from stephen proctor on Vimeo.

Photo e video credit stephen proctor caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


Pollice su e giù della settimana


Yoga come anti-depressivo secondo l'American Psychological Association tratto da GreenStyle





Terremoto Ischia, vergogna social. In rete post festosi ed inneggianti al Vesuvio tratto da Diario Partenopeo







giovedì 24 agosto 2017

24 agosto 2016 - 24 agosto 2017: per non dimenticare.

Terremoto centro Italia 2016 - Amatrice (1)



24 agosto 2016 - 24 agosto 2017

Ore 3.36: una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 scuote violentemente l’Italia centrale. In pochi secondi di terrore, scompaiono i centri storici di Amatrice, di Accumoli, di Pescara del Tronto e di Arquata.

L'immagine della devastazione è terribile come ogni calamità. A distanza di un anno ricordiamo chi ha perso la vita in quel maledetto giorno e chi ancora oggi lotta, per avere una vita dignitosa dopo questa tragedia.

Silenzio e rispetto per la popolazione colpita.

Photo credit GiorgioTor (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons


Un Anno di TerremotoCentroItalia



Articolo da Terremoto Centro Italia

E’ il 24 agosto 2017. Doveva arrivare prima o poi. Un anno. Un anno dal primo sisma del 2016 nel Centro Italia. Un anno dalla nascita del nostro progetto di informazione TerremotoCentroItalia (detto anche *TCI *come lo chiamiamo tra gli affezionatissimi).
Da oggi in poi probabilmente sarà un continuo ascoltar le seguenti frasi “un anno dal terremoto ad Amatrice”, “un anno dal terremoto a Norcia”, “un anno dalla distruzione del Centro Italia”, “un anno dalla distruzione dei monti Sibillini”, “un anno da Rigopiano” etc…Ogni media si assume però, la responsabilità di parlare “per conto suo” e tramite “la sua inchiesta”.
Ogni media si assume la responsabilità di darvi “la sua versione” che non è assolutamente aggregante anzi. E’ volutamente una sola pagina di una storia molto lunga e complessa. Sicuramente è la verità, ma è solo una verità. Cioè, è pur sempre una parte di un racconto che per essere raccontato avrebbe avuto bisogno di un progetto molto diverso. Probabilmente avrebbe avuto bisogno di un “racconto collettivo”, messo in piedi da tanti giornalisti, da testate diverse che, unendo le forze e le risorse, avrebbero potuto arrivare alle fonti. E di intermediari validi per capire cosa è e cosa è stato questo anno ce ne sono molti.

Certo, TerremotoCentroItalia prova ad essere un contenitore di segnalazioni utili e una prima fonte. Poi però bisogna parlare con le persone che sono sul campo. Bisogna parlare con Sara Vegni di ActionAid Italia che si è adoperata per un anno intero sul territorio per relazionarsi con le comunità distrutte. Bisogna parlare con tutte quelle realtà associative che si sono formate in modo spontaneo sui territori per spirito di attaccamento a quei luoghi (ad esempio Chiedi alla polvere, ma ce ne sono moltissime altre). Bisogna parlare con i pastori di Amatrice, come dice giustamente Titti Postiglione in questo intervento, vanno guardati in faccia (perchè online le emozioni si percepiscono molto male).

Potremmo dare voce al territorio parlando di comunità che vivono l’emergenza da ormai troppo tempo, di cittadini che non sono stati coinvolti nei processi di ricostruzione ma che li hanno subiti, cittadini che si sentono soffocati dalla burocrazia e, ad un anno, abbandonati. Potremmo ma TCI ha raccolto anche e soprattutto un’altra realtà.
Queste comunità ci stanno incantando e stimolando, sorprendendo l’intera Italia, per come hanno preso il destino nelle proprie mani. Nessuno potrà mai permettersi di dire che questi “montanari testoni” sono troppo docili per assumersi il proprio destino. La straordinaria esplosione di poteri delle comunità colpite è un avvertimento per tutti che i cittadini non possono essere ingannati da promesse vuote e che non tollerano comportamenti corrotti e processi imposti dall’alto. Il potere delle persone, della comunità ha creato una forza prorompente che non si fermerà.
E poi bisogna anche seguire a fondo progetti come Ricostruzione Trasparente per comprendere cosa sia stato, cosa non sia stato, cosa sarà fatto e cosa non sarà fatto per la ricostruzione di quel pezzo di paese. Son tutte fonti che hanno avuto (chi online chi no, non importa) diretto contatto con le persone che il terremoto lo hanno visto, lo hanno vissuto e lo vivono tutt’oggi sulla loro pelle.

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Fonte: 
Terremoto Centro Italia 



Autore: redazione 
Terremoto Centro Italia

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia.


Articolo tratto interamente da 
Terremoto Centro Italia



Amatrice: veglia notturna e fiaccolata a un anno dal terremoto


Stanotte i cittadini di Amatrice si sono raccolti per ricordare le 239 vittime di un anno fa. 



Video credit YouReporterNEWS caricato su YouReporter


24 agosto 2016 - Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.0 della scala Richter colpisce il Centro Italia con epicentro tra Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, dove causa la morte di circa 300 persone

2016 central italy earthquake

Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Gli eventi sismici del Centro Italia del 2016 e del 2017, definiti dall'INGV sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso, hanno avuto inizio ad agosto con epicentri situati tra l'alta valle del Tronto, i Monti Sibillini, i Monti della Laga e i Monti dell'Alto Aterno.

La prima forte scossa si è avuta il 24 agosto 2016 e ha avuto una magnitudo di 6.0 , con epicentro situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP). Due potenti repliche sono avvenute il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano, tra i comuni della Provincia di Macerata di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Il 30 ottobre 2016 è stata registrata la scossa più forte, di magnitudo momento 6,5 con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, in Provincia di Perugia. Il 18 gennaio 2017 è avvenuta una nuova sequenza di quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5, con massima pari a 5,5, ed epicentri localizzati tra i comuni aquilani di Montereale, Capitignano e Cagnano Amiterno.

L'8 ottobre 1639 alle 07:30 Amatrice fu quasi interamente distrutta da un violento terremoto di simile intensità (magnitudo 6,2), con centinaia di morti. Altri sismi, di minore intensità, avvennero ad Amatrice nel 1672, 1703, 1859 e 1883. La città di Accumoli fu colpita dal terremoto nel 1627, 1703, 1730 e 1883.

La prima scossa è avvenuta alle ore 3:36:32 (UTC+2) del 24 agosto 2016, con epicentro nel comune di Accumoli e ipocentro alla profondità di 8 km. Durante la notte sono state registrate numerose scosse nella zona norcina e in quella reatina, tra queste, varie superiori ai 4 gradi. Alle ore 4:33:29 (UTC+2) una scossa di 5,4 gradi è stata registrata presso Norcia in provincia di Perugia.

Il sisma e le scosse di replica sono state avvertite in gran parte dell'Italia centrale e in parte dell'Italia settentrionale, incluse Roma, Teramo, Pescara, Chieti, Napoli, Foggia, Campobasso, Benevento, Ancona, Terni, Firenze, Perugia, Bologna e addirittura Trento, Bolzano e Gorizia. La zona dell'evento sismico si trova in un'area sismologica molto attiva dell'Italia che comprende anche L'Aquila, dove il terremoto del 6 aprile 2009 provocò oltre 300 morti e circa 65 000 sfollati, oltre alle Marche e all'Umbria stessa, che subirono il terremoto del 26 settembre 1997, particolarmente intenso.

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Photo credit Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia and Centro Nazionale Terremoti [CC BY 4.0], via Wikimedia Commons