giovedì 12 novembre 2015

Unioni civili e matrimonio egualitario: la situazione europea

 
Articolo da Pasionaria.it

L’approvazione delle unioni civili in Italia è ancora lontana e il disegno di legge originario viene smantellato giorno dopo giorno. Proseguiamo con la nostra serie di riflessioni sul tema, per denunciare il ritardo della nostra legislazione. Dopo la testimonianza di Beatrice sul matrimonio ugualitario , il “pasticciaccio” del parlamento raccontato da Caterina Coppola, e l’approfondimento sulle adozioni e l’utero in affitto, oggi Laura ci spiega qual è la situazione in Unione Europea


L’Italia non riesce ad approvare il pasticcio della legge Cirinnà per le unioni civili e continua a stazionare nelle retrovie dei paesi dell’Unione Europea in materia di diritti per i cittadini lgbt. Ma qual è la situazione negli altri paesi dell’Unione?

Leggendo l’ultima edizione della Rainbow Map di ILGA Europe, a capo della classifica svetta la Gran Bretagna, superata però recentemente da Malta grazie alle leggi all’avanguardia approvate dal governo laburista dell’isola che introducono il divieto di operare i bambini intersessuali, l’educazione inclusiva dei diritti lgbt e le unioni civili che danno accesso anche all’adozione.

Dove ci si può sposare

Tra i ventotto paesi dell’Unione Europea, sono solo dieci i paesi dove le persone dello stesso sesso possono sposarsi: i Paesi Bassi, primo paese al mondo dove il matrimonio egualitario è diventato legale dal 2001, il Belgio dal 2003, la Spagna dal 2005, la Svezia dal 2009, il Portogallo dal 2010, la Danimarca dal 2012, la Francia dal 2013, la Gran Bretagna (ad eccezione dell’Irlanda del Nord) dal 2014, la Finlandia il cui parlamento ha approvato un disegno di legge su proposta popolare nel 2014 e che celebrerà il primo matrimonio egualitario a marzo del 2017, e infine l’Irlanda che ha introdotto il matrimonio egualitario nel 2015 con un referendum.

Dove esistono le unioni civili

In altri paesi dell’Unione Europea è riconosciuta una qualche forma di unione civile, che dà accesso a diversi diritti, ma non sempre gli stessi rispetto al matrimonio che in questi casi rimane esclusività delle coppie eterosessuali.

I paesi che riconoscono le unioni civili sono: la Repubblica Ceca, l’Austria, la Croazia, la Germania, il Lussemburgo, Malta, la Slovenia e l’Estonia con la sua legge di Coabitazione, che entrerà in vigore nel gennaio del 2016. In Ungheria invece – nonostante sia uno dei paesi dove è scritto nella Costituzione che il matrimonio è un istituto esclusivo per persone di sesso opposto – dal 1996 è riconosciuta la Coabitazione non registrata che concede alle persone che vivono sotto lo stesso tetto (dello stesso sesso e non) il diritto di richiedere il proprio riconoscimento, garantendo per esempio la possibilità di accedere al diritto di trasmissibilità della pensione e alcune parti dell’eredità, a condizione che ciò sia scritto anche su un testamento.

Continua la lettura su Pasionaria.it

Fonte: Pasionaria.it

Autore: Laura

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.


Articolo tratto interamente da Pasionaria.it


2 commenti:

  1. Io dico solo una cosa: posso essere moglie della mia Anna e diventare madre solo perchè vivo a Londra.
    In Italia, il nostro paese natale, non si può.
    L'è giustizia codesta?

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.