venerdì 6 novembre 2015

6 novembre 1994 - Ad Asti, Alessandria e nelle loro province, ad Alba e in una parte della provincia di Cuneo esonda il fiume Tanaro, che allaga il territorio in gran parte, causando oltre 70 vittime

Alluvione3

Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nei giorni 5 e 6 novembre 1994 le province di Cuneo, Torino, Asti e Alessandria furono pesantemente colpite da un violento evento alluvionale che causò l'esondazione dei fiumi Po, Tanaro e molti loro affluenti (in particolare il torrente Belbo, importante affluente di destra del Tanaro), causando 70 vittime e 2.226 sfollati.

Dopo 3 giorni di piogge continue (oltre 600 mm in 48 ore) il Tanaro crebbe a livelli spaventosi. Un'onda di piena si formò il giorno 5 novembre a monte di Garessio e, correndo verso valle, devastò con furia inaudita tutto il suo corso e le decine di centri abitati lungo le sue sponde sino a giungere presso la confluenza nel Po alle prime ore del giorno 7 novembre.

Durante l'evento alluvionale il Tanaro toccò valori di portata record mai raggiunti nel secolo:

  • all'idrometro di Farigliano il fiume sfiorò l'eccezionale altezza di 9 metri (ben 3 metri oltre il precedente livello storico) con un colmo di 3.400 m³/s.;
  • ad Alba, Asti e Alessandria l'ampiezza della piena fu compresa tra i 4.000 e 4.200 m³/s;
  • all'idrometro di Montecastello, pochi km prima della confluenza nel Po, il Tanaro sfiorò i 5.000 m³/s con 8,50 m di livello idrometrico.

Particolarmente sconvolto dall'evento alluvionale risultò tutto il tratto compreso tra il comune di Ceva e la confluenza con la Stura di Demonte presso Cherasco, dove il Tanaro distrusse quasi totalmente la maggior parte dei manufatti civili presenti (abitazioni, ponti, strade, ecc…), mutando anche per ampi tratti in modo definitivo la fisionomia del suo letto e del fondovalle.

I comuni coinvolti dall'onda di piena furono:

  • Ormea, Garessio, Priola, Bagnasco, San Michele Mondovì, Nucetto, Santo Stefano Belbo, Ceva, Bastia Mondovì, Clavesana, Farigliano, Piozzo, Monchiero, Narzole e Alba in provincia di Cuneo;
  • Asti, Canelli, Castello D'Annone, Cerro Tanaro e Rocchetta Tanaro in provincia di Asti;
  • Solero, Felizzano, Alessandria e Pietra Marazzi in provincia di Alessandria.

Particolarmente colpite furono le città di Ceva, Alba e Asti, inondate per 1/3 della loro superficie e soprattutto Alessandria, sommersa quasi per il 50%, dove persero la vita 14 persone.

Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit Frukko Andrea Marchisio (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

2 commenti:

  1. Ancora me la ricordo questa tragedia!

    RispondiElimina
  2. Grazie Vincenzo! Grazie di averne parlato!
    Noi non fummo colpiti perchè abitiamo in collina ma il nostro paese finì tutto sott'acqua. 2.5 metri nella zona del municipio, 4 metri nella parte più bassa del paese.
    Quella ripresa nella foto che hai messo è Campo del Palio, la piazza più bassa di Asti. Sulla destra si erge la torre littoria.
    Questa piazza è adibita normalmente a parcheggio tranne il mercoledì e il sabato perchè è occupata dal mercato.
    Vederci navigare i motoscafi... un pugno nello stomaco!

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.