domenica 21 dicembre 2014

Un sogno per domani: recensione del film


 
Un sogno per domani (Pay It Forward) è un film del 2000 diretto da Mimi Leder.


Trama

Trevor è un bambino molto intelligente di undici anni che vive una vita difficile con la madre ex alcolizzata di nome Arlene in un modesto quartiere di Las Vegas. La donna durante il giorno lavora come cameriera in un locale di striptease e casinò. Il padre, invece, violento nei confronti di lei e con problemi di alcolismo, è sempre assente.

Trevor vive una sorta di confuso idealismo, finché un giorno a scuola alla prima lezione del corso di scienze sociali arriva il professor Eugene Simonet che lo stimola a mettere in moto l'innata bontà d'animo.

Il professore ad una lezione domanda in maniera critica alla classe: "Cosa vuole il mondo da noi?". Da quell'istante Trevor intuisce un modo per cambiare in meglio il mondo e comincia a compiere delle buone azioni, chiedendo a chi le riceve di compiere a loro volta un importante favore a tre persone differenti.

Trevor allora per il suo primo favore si dedica ad una persona in difficoltà, un povero tossicodipendente che decide di portare a casa, dandogli ospitalità. Il tossicodipendente si sdebiterà aggiustando il motore dell'automobile ad Arlene. Arlene, dal canto suo, ricevuto il favore dallo sconosciuto, decide di passarlo a sua madre, anch'essa barbona e alcolizzata, che non vede da più di tre anni. E così questo meccanismo dal nome "passa il favore" prende vita e in breve tempo si espande a macchia d'olio fino a raggiungere le più grosse città statunitensi. Finché un giorno un giornalista decide di indagare sulla vicenda per scoprire la fonte di tanta bontà.

Trevor, nel frattempo, insiste nelle buone azioni e, dopo aver capito lo stato di necessità e solitudine in cui incorrono la madre e il professore, decide di farli incontrare. I due in effetti incominciano a frequentarsi, ma Eugene, che ha sempre vissuto da solo portandosi nella mente e nel corpo i traumi dell'infanzia dovuta ad un padre violento, al momento di stringere un vero legame con la donna si defila.

A peggiorare la situazione c'è il ritorno del padre di Trevor, che rientra a casa e dà sfogo al proprio carattere iracondo e violento. La mamma però trova la forza per cacciare il marito. Così Trevor cerca di riportare a casa propria Eugene.

Intanto il giornalista indaffarato a ricostruire la "catena della bontà" incontra prima un ricco imprenditore, poi un delinquente e, infine, giunge sulle tracce della nonna di Trevor. Da lì il passo è breve e, ricostruita l'intera catena, individua il primo anello della catena in Trevor e decide di intervistarlo. L'episodio permette a Eugene e Arlene di riunirsi, concretizzando così la seconda buona azione di Trevor.

Ma il terzo favore conduce il ragazzino verso un destino infausto. Infatti, Trevor interviene in una rissa in difesa di un compagno di classe ma sfortunatamente ha la peggio e muore accoltellato dai bulli. Dopo l'eroica scena tutto il paese si reca davanti alla casa del ragazzo per commemorarlo.

Curiosità sul film

Il film è ispirato al libro La formula del cuore di Catherine Ryan Hyde.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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