lunedì 24 novembre 2014

Magdalene: recensione del film


 
Magdalene è un film del 2002 scritto e diretto da Peter Mullan.

Trama

La storia, ambientata agli inizi degli anni sessanta, è incentrata su tre ragazze (Bernadette, Margaret e Rose) mandate presso il convento gestito da Madre Bridget (madre superiora dell'ordine) ad espiare i loro presunti peccati: Margaret viene violentata dal cugino durante un matrimonio; Bernadette, orfana, attraente e civettuola suscita l'attenzione dei ragazzi; Rose invece è una ragazza madre.

Le ragazze, che nel frattempo legano con le altre già presenti, sperimentano sulla loro pelle l'emarginazione dalla società e i soprusi perpetrati dai rappresentanti religiosi che non devono rispondere a nessuno del loro operato. Una dopo l'altra le ragazze proveranno, con esiti diversi, la via della fuga e la denuncia di quanto hanno dovuto subire nel corso degli anni. Ci riusciranno: Margaret grazie all'intervento di un parente che la riporta a casa, Bernadette e Rose in maniera assai rocambolesca. Alla fine del film, apprendiamo che Margaret è diventata insegnante e non ha voluto sposarsi, mentre Rose e Bernadette si sono sposate e Rose ha potuto riabbracciare il figlio dato in adozione tanti anni prima.

Il regista Peter Mullan appare in una scena del film interpretando Mr. O'Connor: è il padre di Una, trattenuta nella Casa Magdalene contro la sua volontà, che riesce a fuggire. Subito dopo è lo stesso genitore a ricondurla nell'istituto, costringendo la figlia a rimanerci per espiare i peccati di cui si era macchiata, minacciandola qualora osasse fuggire nuovamente. La ragazza decide infine di prendere il velo per non dover più subire le umiliazioni cui sono sottoposte le altre ragazze.

Curiosità sul film

Il clima di sottomissione e l'isolamento nel quale le giovani erano costrette a vivere fungeva spesso da paravento oltre il quale si celavano episodi di violenza e maltrattamenti. Le lavanderie all'interno dei conventi della Maddalena andarono diminuendo man mano che il progresso rendeva obsoleto l'utilizzo della manovalanza. L'ultima di queste strutture chiuse i battenti nel 1996.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

3 commenti:

  1. Visto con la scuola diversi anni fa, proprio quando è uscito mi pare.
    Questo film è durissimo, visto con gli occhi di una adolescente è ancora più brutto assistere ai maltrattamenti spesso fatti a danni di chi non può o sa difendersi di chi magari non ha nemmeno le facoltà mentali (a causa di veri e propri disturbi psico-fisici) per distinguere cosa è fatto per male e cosa per bene (c'è un episodio del genere che fa ribrezzo al solo pensiero!).
    Dovrebbe far pensare la società tutta questo film, perché la cronaca attuale dimostra che non è più necessario un istituto ad hoc per profondere violenza e sopruso, ma sono atteggiamenti sociali quasi del tutto innati.

    RispondiElimina
  2. Ho guardato questo film. Non troppo tempo fa a dire il vero, al massimo un paio di mesi. Bello, triste e violento. Direi quasi traumatizzante. Dopo averlo visto anche io mi informai un po' su tutta la vicenda, ed apprendere che istituti come questo sono stati aperti fino al 1996 fu davvero incredibile...

    Maira

    RispondiElimina
  3. Sembra un film molto interessante.. penso che lo vedrò appena ne avrò l'occasione.
    A presto.. Dream Teller

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.