domenica 30 novembre 2014

E' stato abbattuto l'ecomostro di Alimuri


Ecomostro - Marina di Alimuri


Una giornata storica a Vico Equense, dopo 50 anni è stato abbattuto l'ecomostro di Alimuri. Lo scheletro di quello che doveva essere un albergo di lusso, finalmente non esiste più. In dodici secondi la struttura è implosa su se stessa, grazie a 1.200 microcariche da 50 grammi ciascuna, fissate alla base e nelle fondamenta. Conosco molto bene la spiaggia di Alimuri, un posto paesaggisticamente stupendo, ma fino a ieri deturpato da questo rudere. Un primo passo è stato fatto, adesso speriamo in un risanamento dell'ambiente circostante.

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sabato 29 novembre 2014

Proverbio del giorno


La notte porta consiglio
 
 
 
 

Il marchese del Grillo: recensione del film


Il marchese del Grillo è un film del 1981 diretto da Mario Monicelli.

Trama

Nella Roma papalina del 1809 il marchese Onofrio del Grillo, nobile romano alla corte di papa Pio VII, trascorre le sue giornate nell'ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi di sua madre e della parentela conservatrice, bigotta e autoritaria.
Il suo principale passatempo, che lo rende famoso in tutta la città e alla sua diretta servitù, è costituito da innumerevoli scherzi e beffe dei quali risulta spesso vittima la sua aristocratica famiglia composta da personaggi stravaganti e chiusi al mondo esterno.
Il ricco nobile proprietario terriero riesce sempre a uscire con umorismo e in maniera rocambolesca dalle tante e impensabili situazioni durante tutta la commedia, sfruttando senza vergogna anche le conoscenze dell'alta borghesia spesso compiacente (ne è l'esempio la scena del tribunale con la condanna alla gogna dell'ebanista ebreo Aronne Piperno).
Un incontro casuale con un povero carbonaio alcolizzato, Gasperino, suo perfetto sosia, ispira il nobile a coronare il suo repertorio burlesco. In varie situazioni egli arriva a coinvolgere il Pontefice in nome di una giustizia e di un rinnovamento sempre invocati ma che mai riescono seriamente ad impensierire l'audace e brillante "Sor Marchese": nel finale infatti, dopo una finta condanna alla ghigliottina inflittagli da Pio VII, viene graziato da quest'ultimo fino a riprendere il posto di reggitore del sacro soglio.

Curiosità sul film

Il marchese Onofrio del Grillo, nella rappresentazione di Mario Monicelli, è un personaggio satirico e letterario, una maschera aristocratica e reazionaria che dileggia e ridicolizza il sistema dal suo interno senza arrivare mai però a metterlo in discussione o peggio in pericolo, neanche quando fugge al nord per accogliere le truppe napoleoniche.

L'episodio dello scambio d'identità tra il nobile e l'umile carbonaio s'ispira a diversi racconti della letteratura, tra i quali appunto la biografia del bontempone romano e la novella Storia dell'uomo addormentato ridestato, della raccolta di novelle arabe Le mille e una notte, ambientata nella mitica Baghdad medievale, dove a farne le spese è un giovane popolano narcotizzato da un sultano, per vivere per un giorno i fasti del nobile e poi tornare alla propria vita ordinaria per essere ritenuto pazzo e, successivamente, generosamente ricompensato dal sultano stesso. Il monologo di fra Bastiano sul patibolo è stato ripreso dai Mercanti di liquore come prima traccia del loro album La musica dei poveri.

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Zero project - Land of legends

Oggi pubblico un brano di Zero project, dedicato a un grande e saggio popolo: i nativi americani.

Credits:

Sito web: http://www.zero-project.gr/

Blog: http://zeroproject.jamendo.net/




Video credit JB ViDeo CreaTionS caricato su YouTube


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Io spero che...



"Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo. Molti miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca. Ci sono fiori dai colori diversi ed ognuno di essi é bello. Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini, di ogni colore, vadano d'accordo e lavorino insieme, senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio volere."

 
Tatanga Mani
 
 

29 novembre 1864 - Massacro di Sand Creek: volontari del Colorado, guidati dal Colonnello John Chivington, massacrano almeno 150 Cheyenne e Arapaho inermi a Sand Creek

Sand creek 1985

Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il massacro di Sand Creek (chiamato anche massacro di Chivington o battaglia di Sand Creek) si verificò il 29 novembre 1864, nell'ambito dei più vasti eventi della guerra del Colorado e delle guerre indiane negli Stati Uniti d'America: un accampamento di circa 600 nativi americani membri delle tribù Cheyenne meridionali e Arapaho, situato in un'ansa del fiume Big Sandy Creek (oggi nella Contea di Kiowa nella parte orientale dello Stato del Colorado), fu attaccato da 700 soldati della milizia statale comandati dal colonnello John Chivington, a dispetto dei vari trattati di pace firmati dai capi tribù locali con il governo statunitense. Visto lo scarso numero di guerrieri armati e capaci di difendersi presenti nel campo, l'attacco dei soldati si tradusse in un massacro indiscriminato di donne e bambini, con un numero di morti tra i nativi stimato tra le 125 e le 175 vittime (oltre ad altri 24 morti e 52 feriti tra gli stessi militari attaccanti); come riferito da molti testimoni oculari, i corpi dei nativi uccisi furono scalpati e in molti casi ripetutamente mutilati da parte dei soldati.
Inizialmente dipinti come una "vittoriosa battaglia" contro nativi ribelli, i fatti di Sand Creek furono poi oggetto di varie investigazioni da parte dell'Esercito statunitense e del Congresso, le quali espressero un severo giudizio sull'operato di Chivington e dei suoi uomini; a dispetto di ciò, tuttavia, nessuna misura punitiva fu presa nei confronti di alcuno dei partecipanti al massacro. I fatti di Sand Creek provocarono attacchi di rappresaglia da parte dei nativi contro gli insediamenti degli invasori europei, nonché un esodo di massa delle tribù native dal Colorado orientale.
Episodio controverso della storia del Colorado e delle guerre contro i nativi dell'America del Nord, il massacro di Sand Creek ispirò poi svariate opere della cultura di massa; l'area teatro dei fatti è oggi protetta dal National Park Service come Sand Creek Massacre National Historic Site.

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Una brezza di natura


A Breeze of Nature -- Germany -- from free-inspiration.com on Vimeo.


Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



La splendida natura della Norvegia meridionale


Glimpse of Southern Norway from Morten Berg on Vimeo.

Photo e video credit Morten Berg caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


venerdì 28 novembre 2014

Disoccupazione record in Italia


 
Oggi sono arrivati i dati Istat e non sono per nulla positivi. Il tasso di disoccupazione è pari al 13,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,0 punti nei dodici mesi. A livello giovanile tra i 15 e i 24 anni sale al 43,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti nel confronto tendenziale.

Questi sono solo alcuni dei dati che confermano la drammatica situazione lavorativa in Italia e non si vedono raggi di luce all'orizzonte. Il lavoro non si crea annullando quei pochi diritti che un lavoratore ha acquisito negli anni, con dure lotte e spesso morendo per difendere quei principi. Negli ultimi 30 anni ci sono stati troppi cantastorie sulla pelle di chi suda ogni mese per portare un pezzo di pane a casa e spesso perdendo anche la dignità.

I numeri sono drammatici, ma ancora di più, il disprezzo verso chi deve sbarcare il lunario, mentre sono agevolati potenti senza scrupoli.

Lo jobs act sarà l'ultimo atto per tornare in pieno ottocento e oltre ai disoccupati, realizzerà il sogno di quel capitalismo senza scrupoli e freni.


Fonte dati: Istat

La controfinanziaria di Sbilanciamoci!


Articolo da Sbilanciamoci.info

Dimensioni: 27 miliardi. Saldo: zero. 84 proposte. È la contromanovra di Sbilanciamoci!. Rispetta l'obbligo del pareggio di bilancio, pur proponendone l'abolizione, dimostrando che la quantità delle risorse pubbliche disponibili non è l'unica variabile che condiziona l'impianto della legge di stabilità. Il punto dirimente resta quale modello di economia, di società e di democrazia si ha in mente. La legge di stabilità è sbagliata perché finge di fare l'interesse di tutti, ma si inchina a banche e imprese, e non affronta i buchi neri del nostro paese. Il lavoro manca non perché è poco flessibile, ma perché non c'è e il mercato da solo non è in grado di crearlo. Le politiche di austerità colpiscono i più deboli, con esiti tutt'altro che confortanti sul piano democratico: Borgaro Torinese, Corcolle, Tor Sapienza sono solo avvisaglie di ciò che ci aspetta. Tagliare la spesa pubblica significa anche dimenticare le periferie, cancellare i servizi sociali, trasformare la salute in un lusso, alimentare un'esclusione sociale che va alla ricerca di capri espiatori.
Quella che attanaglia l'Italia e l'Europa è una crisi di rappresentanza sociale: non siamo tutti sulla stessa barca, c'è chi (ben rappresentato) naviga in prima classe e chi (la maggioranza) è già in acqua e rischia di annegare. Sbilanciamoci! propone una manovra che sceglie da che parte stare. Sul piano delle entrate gli assi portanti sono due.
Un fisco più equo. Si sceglie non di aumentare, ma di redistribuire il prelievo fiscale dai poveri ai ricchi, dai redditi da lavoro e di impresa ai patrimoni e alle rendite.
Tagli alla spesa pubblica tossica. Si opta per un riorientamento e una riqualificazione della spesa pubblica tagliando spese militari, sostegno all'istruzione, alla ricerca, alla sanità private e alle grandi opere.

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Autore: Grazia Naletto

Licenza: Copyleft


Articolo tratto interamente da Sbilanciamoci.info


Morti sospette dopo somministrazione vaccino antinfluenzale

 
Articolo da Radio Onda d’Urto

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha ordinato a titolo prudenziale il divieto di utilizzo di due lotti del vaccino Fluad della multinazionale Novartis,  a Siena e Rosia, contro  l’influenza dopo 4 casi di decessi “sospetti” di anziani
L’Aifa, riporta la nota, “invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico.
L’Agenzia specifica inoltre che i tre eventi a esito fatale hanno avuto esordio entro le 48 ore dalla somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino”. I casi di decesso si sarebbero verificati in Sicilia (un uomo di 68 anni e una donna di 87), Molise (una donna di 79 anni) e Toscana (un 80enne di Prato). Un quinto caso, non fatale, riguarda un molisano di 92 anni, tuttora ricoverato.
 
 
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Fonte: Radio Onda d’Urto


Autore: redazione Radio Onda d’Urto


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.



Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto 


Rettifica ultim'ora (28/11/2014 - ore 12.55):

Non ci sarebbe nessuna correlazione con la morte dell’anziano di Prato, alcune verifiche avrebbero già escluso la relazione con la vaccinazione.
 
 
 
 

Maltempo: tornano i problemi e i disagi


In diverse zone della penisola è tornato il maltempo e i suoi disagi. Forti piogge si sono abbattute nella notte sulla Liguria, ma la situazione peggiore è avvenuta sul litorale nord di Roma, dove molte persone sono salite sui tetti per salvarsi dagli allagamenti. Si raccomanda di prestare la massima attenzione, anche nelle prossime ore.

Nubifragio Santa Marinella



Video credit silverfox1971 caricato su YouReporter

11 anni di Wikisource

Wikisource-logo

Il 24 novembre, Wikisource ha compiuto 11 anni. Il portale è una biblioteca aperta e libera a tutti e quest'anno festeggia il suo compleanno, con un concorso.

Siccome non tutti conoscono quest'importante fonte, vi lascio un tutorial.

Il filmato è stato interamente realizzato (testi, video e audio) da Christian Biasco e Francesca Terri, in collaborazione con diversi wikimediani, ed è prodotto da Wikimedia Italia.



Video credit wikimediaitalia caricato su YouTube - licenza: Creative Commons

Photo credit Nicholas Moreau [CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons

Un manuale pubblicato con licenza Creative Commons guadagna duecentocinquanta milioni di lettori in più

 
Invito a leggere quest’articolo interessante e sugli sbocchi che una licenza libera può dare.

L'inferno dei viventi




"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."

Italo Calvino

Tratto da | Le città invisibili di Italo Calvino

Post originale pubblicato il 5 dicembre 2012


mercoledì 26 novembre 2014

I vincitori di Wiki Loves Monuments Italia 2014

WLM ITA DEF H
 
 
Conclusa la cerimonia di premiazione, lo staff di Wiki Loves Monuments Italia è lieto di poter finalmente annunciare qui a tutti e con orgoglio i vincitori dell’edizione 2014. Il lavoro di selezione è stato difficile, sia per il numero di immagini ricevute (oltre ventunmila) sia per l’altissima qualità degli scatti. Il concorso cresce di anno e in anno e immensa è la soddisfazione di poter svelare al grande pubblico angoli preziosi dell’Italia attraverso le vostre fotografie.
Solo poche di queste hanno l’onore di ricevere un riconoscimento, ma vi ricordiamo che comunque tutti gli scatti in concorso sono visibili online su Wikimedia Commons e possono essere utilizzati per illustrare le voci di Wikipedia.
Ora, però, è il momento dei vincitori!
Per conoscere i primi 10 classificati del concorso nazionale che si sono aggiudicati un premio, e i vincitori dei premi speciali annunciati in occasione della cerimonia di premiazione a Pompei, rimandiamo alle pagine dedicate di questo sito: rispettivamente I vincitori 2014 e I vincitori dei premi speciali 2014.
Lasciamo qui spazio alle fotografie che si sono meritate una posizione sul podio e ancora complimenti a tutti!
 
Continua la lettura su Wiki Loves Monuments


Fonte: Wiki Loves Monuments


Autore: Francesca Lissoni 


Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da Wiki Loves Monuments


Photo credit Jollyroger (derived from File:LUSITANA_WLM_2011_d.svg) [CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons


 

La Camera cancella il diritto all'acqua


 
 

Il 13 novembre scorso la Camera ha approvato il Collegato Ambientale alla legge di stabilità 2014, cancellando un articolo che impediva i distacchi del servizio idrico e garantiva il diritto all'acqua tramite il minimo vitale.

Infatti, la formulazione originaria di suddetto provvedimento conteneva tre articoli sulla gestione del servizio idrico integrato, uno dei quali riguardante la disciplina della morosità.
In caso di utenti morosi l'articolo 26 imponeva ai gestori l'istallazione di limitatori di flusso idonei a garantire la fornitura giornaliera essenziale di 50 litri al giorno per persona, evitando così il distacco completo.

Assume particolare rilevanza anche la modalità poco trasparente con cui questo articolo è stato cassato. Infatti, nonostante in un primo momento sia stato oggetto di discussione e modifiche con intenzioni migliorative, successivamente è stata imposta la sua cancellazione in Commissione Ambiente senza ulteriore possibilità di approfondimenti e dibattito neanche da parte dell'aula.

Questa soppressione è un vero schiaffo in faccia alle miglaia di famiglie colpite, giornalmente, dai distacchi idrici da parte di gestori che utlizzano questo strumento in modo diffuso e indiscriminato, al solo scopo di rendere più efficace il proprio recupero crediti e più consistenti gli utili aziendali.

In un momento in cui il Governo Renzi lavora alle nuove privatizzazioni, si vuole rendere il servizio idrico ancor più appetibile alle lobbies economiche e finanziarie, cercando di dimostrare che l'acqua non è un diritto, ma una merce come le altre.

La maggioranza degli italiani però non la pensa così: in 27 milioni hanno votato ai referendum del 2011 affinché l'acqua fosse svincolata dalle logiche di mercato e sarebbe necessario che il Governo tenesse conto di una volontà popolare così chiara.

Per questo il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua si sta mobilitando in tutto il Paese contro il rilancio delle privatizzazioni, per impedire che “passo dopo passo” il Governo Renzi faccia tornare indietro il Paese.
Inoltre annunciamo sin da subito che ci attiveremo affinchè nel passaggio al Senato tale articolo venga ripristinato.

Il futuro è in una gestione dell’acqua pubblica, partecipata, senza profitti. E senza distacchi!

Roma, 20 Novembre 2014.

Fonte: Forum Italiano Movimenti per l’Acqua


 

Un giorno



"Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale. Non ci credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani."

Fëdor Dostoevskij

Tratto da | Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij

martedì 25 novembre 2014

Oggi è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne


Articolo da Unimondo.org

“Fino a pochi anni fa nessuno sapeva cosa fosse il 25 novembre” così esordisce nell’intervista rilasciata a Unimondo Anna Pramstrahler, tra le fondatrici della Casa delle Donne “per non subire violenza” di Bologna, rivendicando il giusto ruolo che le iniziative di sensibilizzazione promosse intorno alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne hanno svolto nell’ultimo decennio nell’acquisizione di una maggiore consapevolezza sul problema. Un cambiamento costruito attraverso una contaminazione di iniziative in tutta Italia che mirano a smuovere una riflessione preconcetta sui ruoli di genere e sul “possesso” della donna, e a far prendere coscienza sui numeri allarmanti di questa realtà.
È proprio questo il punto centrale: la consapevolezza che ha la donna di aver subito o di star subendo una violenza. Al di là della vergogna e della naturale difficoltà a confessare un abuso e a fare scelte adeguate quanto difficili per porre fine alla violenza o per assicurare alla giustizia chi ne è responsabile, spesso il ricorso della donna a giustificazioni della violenza subita rappresenta la norma. I risultati dell’indagine svolta dall’Agenzia dell’UE per i Diritti Fondamentali sulle esperienze di violenza fisica, sessuale e psicologica subite da 42.000 donne intervistate dei 28 Stati membri dell’Unione Europea sono rivelatrici in tal senso. Pubblicato lo scorso marzo in vista della possibile adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa per prevenire e combattere la violenza sulle donne, il sondaggio rivela che la violenza sulle donne è una piaga ampiamente diffusa nello spazio europeo: il 33% delle intervistate ha dichiarato di aver subito violenza fisica o sessuale, il 22% ha attribuito tali violenze al partner, e ben il 67% ha ammesso di non aver mai denunciato la violenza né a un’associazione di supporto né alle forze di polizia. Il paradosso per cui l’Italia risulta ai livelli più bassi di tale classifica, anche rispetto ad altri Paesi europei quali quelli scandinavi, che vantano delle ottime politiche egualitarie, denuncia in realtà una situazione di modesta consapevolezza del fenomeno e di scarso ricorso agli strumenti giudiziari e di mutuo aiuto messi a disposizione dalla società civile. Proprio l’aumento in Italia del numero dei femminicidi e dei casi di violenza ai danni delle donne registrato da forze dell’ordine e centri antiviolenza non è tanto da valutare come un incremento della pratica, su cui la stampa sembra indugiare così volentieri, bensì alla maggiore disposizione alla denuncia di un fenomeno altrimenti sommerso.

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Fonte: Unimondo.org

Autore: Miriam Rossi

Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da
Unimondo.org

Un medico di Emergency ha sviluppato sintomi di ebola

Comunicato da Emergency 
 
 

lunedì 24 novembre 2014

Immagine del giorno

3

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Photo credit Marco Monetti caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

Magdalene: recensione del film


 
Magdalene è un film del 2002 scritto e diretto da Peter Mullan.

Trama

La storia, ambientata agli inizi degli anni sessanta, è incentrata su tre ragazze (Bernadette, Margaret e Rose) mandate presso il convento gestito da Madre Bridget (madre superiora dell'ordine) ad espiare i loro presunti peccati: Margaret viene violentata dal cugino durante un matrimonio; Bernadette, orfana, attraente e civettuola suscita l'attenzione dei ragazzi; Rose invece è una ragazza madre.

Le ragazze, che nel frattempo legano con le altre già presenti, sperimentano sulla loro pelle l'emarginazione dalla società e i soprusi perpetrati dai rappresentanti religiosi che non devono rispondere a nessuno del loro operato. Una dopo l'altra le ragazze proveranno, con esiti diversi, la via della fuga e la denuncia di quanto hanno dovuto subire nel corso degli anni. Ci riusciranno: Margaret grazie all'intervento di un parente che la riporta a casa, Bernadette e Rose in maniera assai rocambolesca. Alla fine del film, apprendiamo che Margaret è diventata insegnante e non ha voluto sposarsi, mentre Rose e Bernadette si sono sposate e Rose ha potuto riabbracciare il figlio dato in adozione tanti anni prima.

Il regista Peter Mullan appare in una scena del film interpretando Mr. O'Connor: è il padre di Una, trattenuta nella Casa Magdalene contro la sua volontà, che riesce a fuggire. Subito dopo è lo stesso genitore a ricondurla nell'istituto, costringendo la figlia a rimanerci per espiare i peccati di cui si era macchiata, minacciandola qualora osasse fuggire nuovamente. La ragazza decide infine di prendere il velo per non dover più subire le umiliazioni cui sono sottoposte le altre ragazze.

Curiosità sul film

Il clima di sottomissione e l'isolamento nel quale le giovani erano costrette a vivere fungeva spesso da paravento oltre il quale si celavano episodi di violenza e maltrattamenti. Le lavanderie all'interno dei conventi della Maddalena andarono diminuendo man mano che il progresso rendeva obsoleto l'utilizzo della manovalanza. L'ultima di queste strutture chiuse i battenti nel 1996.

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domenica 23 novembre 2014

Terremoto dell'Irpinia del 1980: per non dimenticare




Domenica 23 novembre 1980 - 19:34:

2.914 morti

8.848 feriti

280.000 sfollati


Mai dimenticare!




Video credit mcirillo380 caricato su YouTube

Citazione del giorno

 
"Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola."

Cesare Pavese
 
 

venerdì 21 novembre 2014

Il tramonto della luna di Giacomo Leopardi



Il tramonto della luna

Quale in notte solinga,
Sovra campagne inargentate ed acque,
Là 've zefiro aleggia,
E mille vaghi aspetti
E ingannevoli obbietti
Fingon l'ombre lontane
Infra l'onde tranquille
E rami e siepi e collinette e ville;
Giunta al confin del cielo,
Dietro Apennino od Alpe, o del Tirreno
Nell'infinito seno
Scende la luna; e si scolora il mondo;
Spariscon l'ombre, ed una
Oscurità la valle e il monte imbruna;
Orba la notte resta,
E cantando, con mesta melodia,
L'estremo albor della fuggente luce,
Che dianzi gli fu duce,
Saluta il carrettier dalla sua via;

Tal si dilegua, e tale
Lascia l'età mortale
La giovinezza. In fuga
Van l'ombre e le sembianze
Dei dilettosi inganni; e vengon meno
Le lontane speranze,
Ove s'appoggia la mortal natura.
Abbandonata, oscura
Resta la vita. In lei porgendo il guardo,
Cerca il confuso viatore invano
Del cammin lungo che avanzar si sente
Meta o ragione; e vede
Che a se l'umana sede,
Esso a lei veramente è fatto estrano.

Troppo felice e lieta
Nostra misera sorte
Parve lassù, se il giovanile stato,
Dove ogni ben di mille pene è frutto,
Durasse tutto della vita il corso.
Troppo mite decreto
Quel che sentenzia ogni animale a morte,
S'anco mezza la via
Lor non si desse in pria
Della terribil morte assai più dura.
D'intelletti immortali
Degno trovato, estremo
Di tutti i mali, ritrovàr gli eterni
La vecchiezza, ove fosse
Incolume il desio, la speme estinta,
Secche le fonti del piacer, le pene
Maggiori sempre, e non più dato il bene.

Voi, collinette e piagge,
Caduto lo splendor che all'occidente
Inargentava della notte il velo,
Orfane ancor gran tempo
Non resterete; che dall'altra parte
Tosto vedrete il cielo
Imbiancar novamente, e sorger l'alba:
Alla qual poscia seguitando il sole,
E folgorando intorno
Con sue fiamme possenti,
Di lucidi torrenti
Inonderà con voi gli eterei campi.
Ma la vita mortal, poi che la bella
Giovinezza sparì, non si colora
D'altra luce giammai, nè d'altra aurora.
Vedova è insino al fine; ed alla notte
Che l'altre etadi oscura,
Segno poser gli Dei la sepoltura.

Giacomo Leopardi

 

Proverbio del giorno


Una ferita di freccia si cicatrizza, una pianta stroncata dalla scure rifiorisce, ma la ferita di una mala parola non si rimargina.

Proverbio indiano
 
 

Ablaze 4K


Ablaze 4K - Director's cut from Henry Jun Wah Lee / Evosia on Vimeo.


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Incredibile Islanda


incredible Iceland from Greg Kiss on Vimeo.


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21 novembre 1831 – Francia: a Lione ha inizio la prima Rivolta dei Canut

 
Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La rivolta dei Canut ("tessitori di seta") fu una sollevazione degli operai tessili di Lione avvenuta il 21 novembre 1831.

Fu una delle prime rivolte sociali seguite alla rivoluzione industriale.

Gli operai riuscirono in due giorni, trascinando con sé una parte della Guardia nazionale, a impadronirsi militarmente della città, abbandonata dal generale Roguet, comandante della divisione, e dal sindaco Prunelle.

In seguito alla decisione presa dal presidente del consiglio Casimir Pierre Perier di una reazione energica, il maresciallo Soult, accompagnato dal duca d'Orléans partì per Lione alla testa di un'armata di 20.000 uomini, che penetrò in città senza colpo ferire il 3 dicembre e riuscì a ristabilire l'ordine.

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giovedì 20 novembre 2014

Sentenza Eternit, pericoloso precedente

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Articolo da WWF Italia 

Un pericolosissimo  “Cavallo di Troia” che rischia di inficiare tutti i prossimi processi che si faranno in Italia per disastro ambientale e di vanificare decenni di sforzi compiuti nella legislazione ambientale per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.
Il WWF, presente in aula come Parte civile fin dal dicembre 2009, data di inizio del processo, giudica così la richiesta avanzata oggi dal Procuratore Generale della Cassazione che si è pronunciato sulle morti provocate dalle fibre di amianto nell’ambito del processo  contro il gigante multinazionale “Eternit”. Il Procuratore ha infatti chiesto di chiudere con un annullamento senza rinvio la condanna inflitta all'unico imputato rimasto perchè il reato di disastro ambientale doloso si è prescritto e inoltre ha dichiarato che  “le morti provocate dalla fibre di amianto non rientrerebbero nel concetto di disastro”.

Per il WWF è assurdo  far passare questi concetti visto il disastro ambientale e sanitario, i danni ambientali e le sofferenze umane  inenarrabili  in un’area molto vasta che ha interessato  Casale Monferrato e 48 comuni limitrofi con  oltre 2000 vittime accertate dall’esposizione all’amianto  ed un indeterminato numero di lavoratori e popolazione colpita .
La richiesta è ancora più grave dato che gli ‘effetti della condotta’ di quell’azienda devono ancora venire essendo l’amianto un killer silenzioso “a lunga gittata”,  come è stato ben spiegato sia nel processo di primo grado che in Corte di Appello.

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Fonte: WWF Italia

Autore: WWF Italia


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Articolo tratto interamente da WWF Italia

Photo credit Johann H. Addicks - addicks@gmx.net (selbst erstelltes Lichtbildwerk / own photography)[see page for license], via Wikimedia Commons


mercoledì 19 novembre 2014

Tempeste e bufere di neve record negli Stati Uniti

Qualche esperto nei mesi scorsi, si era spinto in previsioni catastrofiche per questo inverno e ipotizzava nevicate, con freddo record in diverse zone del mondo. In queste ore e in pieno autunno, un’ondata di neve e freddo record ha investito gli Stati Uniti e si contano anche cinque vittime, nello stato di New York.

Le temperature in tutti i cinquanta stati americani, comprese le Hawaii, sono scese attorno allo zero e nelle prossime ore sono attese altre nevicate.

      

Video credit THE STORM caricato su YouTube

Voglio ricordare i profili sociali di questo blog

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Citazione del giorno


"C'è chi dice sia un esercito di cavalieri, c'è chi dice sia un esercito di fanti, c'è chi dice sia una flotta di navi, la cosa più bella sulla nera terra, io invece dico che è ciò che si ama."

Saffo
 
 

Solo per oggi gratis su Giveaway of the Day - Ashampoo Burning Studio 2014


Oggi il sito Giveaway of the Day offre per ventiquattro ore, una suite per masterizzare. Vi ricordo di leggere le condizioni e l'uso nel sito, inoltre nel readme scaricato troverete le spiegazioni per l’attivazione.

Note sul software

Troverete i dettagli delle funzioni a questo indirizzo:

https://www.ashampoo.com/en/usd

Sito web: Giveaway of the Day

Pagina download qui

martedì 18 novembre 2014

Tempo speso e tempo sprecato






"Tempo speso e tempo sprecato.
Spendere il tempo significa trascorrerlo in un modo specifico, mentre sprecare il tempo significa lasciarlo passare sconsideratamente o sbadatamente. Tutti abbiamo tempo da spendere o da sprecare, e spetta a noi decidere cosa farne. Ma, una volta passato, se ne è andato per sempre."
Bruce Lee
 
 

Messico: il massacro di Iguala

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Articolo da Peacelink 

Il quadro che emerge dal Tribunale Permanente dei Popoli, riunitosi dal 12 al 14 novembre scorso per deliberare su libero commercio, violenza, impunità e diritti dei popoli in Messico è preoccupante. Sono numerosi i casi di violenza nei confronti di lavoratori, donne, migranti studenti, difensori dei diritti umani, giornalisti, gruppi e movimenti politici, di cui l’ultimo esempio è stato il massacro dei normalistas della scuola rurale di Ayotzinapa avvenuto nella città di Iguala, stato del Guerrero, il 26 settembre 2014. Il Messico è nelle mani del crimine organizzato in un groviglio che accomuna narcos, partiti ed uomini politici fino ai vertici delle istituzioni.

Lo scorso 4 novembre sono stati arrestati il sindaco di Iguala, José Luis Abarca, e la moglie María de los Ángeles Pineda, accusati di essere i mandanti della caccia allo studente scatenata contro i normalistas. Sono stati gli stessi agenti e i sicari del cartello della droga Guerreros Unidos a indicarli come gli autori intellettuali del crimine. Abarca avrebbe ordinato la strage per impedire che gli studenti contestassero un’iniziativa politica a cui avrebbe dovuto partecipare la moglie, María de los Ángeles Pineda, candidata alla successione del marito alla guida della città. Del resto, entrambi disponevano di agganci e conoscenze di primo piano tra i cartelli: la stessa moglie di Abarca disponeva di due fratelli agli ordini del clan dei Beltrán Leyva. Nonostante il caso di Iguala abbia fatto il giro del mondo, il presidente messicano Enrique Peña Nieto ha deciso comunque di partecipare al vertice Apec ed ha iniziato un viaggio che lo ha condotto prima in Cina  poi in Australia, senza curarsi delle crescenti manifestazioni di piazza in tutto il paese. Tra le mobilitazioni più clamorose quella del blocco dell’aeroporto di Acapulco, avvenuto ad opera di studenti e maestri e protrattosi per alcune ore prima che si verificasse la solita repressione dei militari. Il potere di cui dispone lo stato è tale che si parla di agenti provocatori infiltrati nei cortei studenteschi: alcuni mezzi di trasporto incendiati nei dintorni dellUniversidad Nacional Autónoma de México  (Unam) e il fuoco appiccato al portone del Palacio Nacional di Città del Messico e  a quello della capitale del Guerrero, Chilpancingo, sono stati utilizzati dall’estabilishment per giustificare l’ordine riportato con la forza dai militari ed uno stato di polizia permanente.
 
Continua la lettura su Peacelink
 
Fonte: Peacelink


Autore: David Lifodi

Licenza: Copyleft


Articolo tratto interamente da Peacelink

 
Photo credit Realidad Expuesta caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


Immagine del giorno

November Sunset

Tramonto novembrino.

Photo credit Christian caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

lunedì 17 novembre 2014

La paura numero uno: recensione teatrale


 
La paura numero uno è una commedia in tre atti scritta da Eduardo De Filippo nel 1950, inserita dall'autore nella raccolta Cantata dei giorni dispari.
 
Trama


Matteo Generoso rende impossibile la vita dei suoi familiari, ossessionato dalla paura dello scoppio della terza guerra mondiale. La moglie Virginia, esasperata, si rivolge al fratello Arturo che escogita una trovata: organizza un finto giornale radio nel quale si annuncia lo scoppio della tanto paventata guerra. Tranquillizzato dalla realizzazione del suo timore ossessivo, Matteo riesce finalmente a guardare avanti, e acconsente al matrimonio della figlia Evelina con il giovane Mariano Conforto.

Però per un tragico errore anche Luisa, la madre di Mariano, sente il finto giornale radio e si convince, malgrado le successive spiegazioni di Virginia, che sia effettivamente scoppiata un'altra guerra: la donna, che aveva perso il marito e il figlio maggiore nei precedenti conflitti, è morbosamente legata a Mariano e all'idea che possa partire anche lui per la guerra, lo mura letteralmente vivo in uno stanzino, intenzionata a farlo uscire soltanto alla fine del conflitto.

Dopo un certo tempo Mariano riesce in qualche modo a fuggire dalla sua prigione e a sposare Evelina. Luisa, apparentemente, accetta la realtà, ma, anche a causa del matrimonio del figlio, resta frustrata nel suo feroce e irrazionale amore materno, e cerca di alleviare il suo dolore dedicandosi alla confezione di marmellate e di frutta sciroppata. Se i figli, infatti, sono destinati a crescere e ad allontanarsi dalla madre, le marmellate possono essere chiuse a chiave in un armadio senza ribellarsi, possono essere possedute senza manifestare nessuna volontà, quindi in definitiva gratificano maggiormente la cieca possessività di Luisa.

Analisi della commedia

Nata su commissione di Gino Cervi e Andreina Pagnani, La paura numero uno fu per il suo autore un relativo insuccesso. A cinque anni esatti da Napoli milionaria!, il tema della guerra torna ad ispirare la fantasia di Eduardo; ma non quella già combattuta, con il suo strascico di lutti e sconvolgimenti morali. Ora è una guerra futura, possibile, temuta, incombente, attualissima: la guerra fredda, della quale tanto si discute in quel momento, e che potrebbe diventare guerra atomica proprio mentre il papa (Pio XII), lancia al mondo il messaggio di fratellanza dell'Anno Santo 1950.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Aggressione fascista contro i supporter dell’Ardita San Paolo

 
Articolo da Fanpage.it

Ieri mattina la brutale aggressione alla squadra di calcio popolare Ardita San Paolo in trasferta a Magliano Romano. Quaranta persone hanno aggredito i supporter dell'Ardita a colpi di spranga. Ma il calcio non c'entrerebbe nulla, il raid compiuto per motivi politici da estremisti di destra, 9 di questi arrestati al casello di Civita Castellana.

Ieri mattina i giocatori e i supporters dell’Ardita San Paolo squadra di “calcio popolare” dell’omonimo quartiere della Capitale, si erano recati in trasferta a Magliano Romano per disputare una partita di pallone in terza categoria. Prima del fischio d’inizio l’agguato: quaranta persone con caschi in testa e il viso coperto, armati di spranghe e bastoni aggrediscono i tifosi dell’Ardita. Alla fine il bilancio del raid sarà pesante: arrivano quattro ambulanze, un ragazzo è trasportato in codice rosso in ospedale per i colpi subiti alla testa, altri quattro arrivano in codice giallo con ferite alla testa, fratture alle braccia (uno dovrà anche essere operato urgentemente) e alle gambe. Gli aggressori hanno agito in maniera meticolosa e organizzata: scesi da dieci macchine piene, targhe coperte e il guidatore che non spegne mai il mezzo, colpiscono e poi ripartono a tutta velocità. I tifosi, presi di sorpresa e senza nulla con cui reagire, sono stati schiacciati dai loro aggressori contro un muro e li colpiti con i manici di piccone.


Continua la lettura su Fanpage.it

Fonte: Fanpage.it

Autore:


Licenza: Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.

Articolo tratto interamente da Fanpage.it

 
Photo credit screenshot a titolo informativo e divulgativo sull'argomento trattato
 
 

Bryce Canyon


Bryce Canyon from PIX IN MOTION by Leo Bar on Vimeo.


Photo e video credit PIX IN MOTION by Leo Bar caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Natura in macro


Macro Nature from Javier Angel Lopez on Vimeo.


Photo e video credit Javier Angel Lopez caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



La democrazia



"Tutto viene messo in discussione a questo mondo, solo su una cosa non si discute: non si mette in discussione la democrazia. La democrazia sta lì, come fosse una realtà santa, da cui non si pretendono miracoli, ma è lì come un punto di riferimento. Un riferimento, la democrazia. E non ci si accorge che la democrazia in cui viviamo è una democrazia sequestrata, condizionata, amputata, perché il potere del cittadino, il potere di ognuno di noi si limita alla sfera politica, al mantenimento di un governo che non gradisce o che al massimo potrebbe gradire. Niente più. Ma le grandi decisioni sono prese altrove. Tutti sappiamo dove. Le grandi organizzazioni finanziari internazionali, il FMI, il WTO e la Banca Mondiale. Nessuno di questi organismi è democratico. E quindi come possiamo continuare a parlare di democrazia, se coloro che effettivamente governano il mondo non sono eletti dal popolo! Chi è che sceglie i rappresentanti di questi paesi in quelle organizzazioni? i rispettivi popoli no! Dov'è allora la democrazia?"

José Saramago
 
 

domenica 16 novembre 2014

Scritti Corsari - Alla nuova compagna

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e oggi propongo un brano in tema, del gruppo Scritti Corsari.

Invito ad ascoltare questa canzone e soprattutto il significato del testo.


 Credits:

Sito web: http://scritticorsari.altervista.org/
 
Pagina My Space: http://www.myspace.com/scritticorsari

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/ScrittiCorsari




Video credit estrellaroja74 caricato su YouTube - licenza: Creative Commons 


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