mercoledì 20 agosto 2014

Quali sono i Comuni ricicloni?



Articolo da TuttoGreen

Passi in avanti per la raccolta differenziata in Italia, il rapporto “Comuni ricicloni 2014″, realizzato da Legambiente col patrocinio del Ministero dell’Ambiente, premia 1.328 comuni (il 16% del totale, per una cifra di quasi otto milioni di cittadini cioè il 13,7% della popolazione nazionale) che hanno raggiunto l’obiettivo di legge del 65% di rifiuti destinati al riciclo. La novità di quest’anno è che questi Comuni virtuosi sono almeno uno per ogni regione d’Italia, con la sola eccezione della Valle d’Aosta, dove purtroppo non si sono riscontrate eccellenze.

Questo trend positivo della differenziata che tanto giova alla green economy, fornendo 150mila posti di lavoro, segna anche il lento spostamento al Centro-sud (dal 15 al 20%) della distribuzione geografica di questi Comuni ricicloni 2014. Un dato dovuto in particolar modo alla crescita registrata tra i municipi marchigiani (+ 15%), che hanno introdotto il moderno sistema del porta a porta e rigorosamente applicato la legge nazionale sul riciclo, prevedendo un tributo di 20 euro a tonnellata per i rifiuti che finiscono in discarica: un importo poi modulato in base alle performance di raccolta differenziata raggiunte dai Comuni.

Leggi anche: Riduzione rifiuti e raccolta differenziata: perché riguardano tutti noi

Per quanto riguarda le Regioni, Veneto e Friuli Venezia Giulia sono quelle con la più alta concentrazione di Comuni virtuosi, mentre il Piemonte vanta il primato di due capoluoghi ricicloni nella sua giurisdizione territoriale: Novara e Verbania. Consultando le prime 100 posizioni della classifica generale salta poi all’occhio il risultato estremamente positivo delle gestioni consortili, a testimonianza della maggiore funzionalità di questo modello in confronto all’operato dei singoli comuni.

Sul fronte delle grandi città, un giusto riconoscimento spetta a Milano, che nel 2013 ha sfiorato il 50% nella raccolta differenziata ed ha servito oltre 1 milione di abitanti col porta a porta, guadagnandosi il primato in Italia e il secondo posto in Europa – dopo Vienna – tra le città con oltre 1 milione di abitanti. Tra le altre metropoli italiane non si riscontrano invece risultati degni di rilievo in materia di differenziata, se si esclude Torino, dove il 50% di riciclo si registra però solo nella metà della città dove vige il porta a porta.

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Fonte: TuttoGreen


Autore: Marco Grilli


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Articolo tratto interamente da TuttoGreen

3 commenti:

  1. Caro Cavaliere, credo che piano piano tutti i comuni dovrebbero fare come quelle province, io fino 5 anno fa che andavo regolarmente in Italia nel mio paese natio erano già da diversi anni che la raccolta differenziata esisteva,
    e ti posso assicurare che funziona perfettamente se ogni cittadino fa il proprio dovere.
    Ciao e buona serata cara amico.
    Tomaso

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  2. Il mio Comune, Vecchaino in provincia di Pisa, si è guadagnato da diversi anni l'ambito titolo di Riciclone, con oltre il 70% ( porta a porta, oasi ecologiche, ritiro ingombranti, punti di raccolta).
    In una realtà terrritoriale molto piccola è senza dubbio più facile raggiungere ottimi risultati, ma è stato necessario un lungo lavoro di divulgazione e coinvolgimento, a partire dai progetti didattici di educazione ambientale.
    Non ci si deve stancare!
    :-)

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  3. (Intanto ho buoni motivi per non prendere per oro colato i rapporti di Legambiente, da quando ha inserito tra le 20 spiagge più belle d'Italia una spiaggia prossima a me; nelle motivazioni per l'assegnazione della prestigiosa bandierina ha inserito tutta la serie di requisiti di contorno alla spiaggia stessa: ecologia del territorio, sicurezza, garanzie sanitarie, pulizia della città, riposo, sostenibilità del traffico, rapporto dei cittadini con l'amministrazione, ecc. Il tutto a completamento del quadro di una spiaggia pulita, accessibile, attrezzata sia nei lidi che nei tratti liberi... Zero via zero, in un comune da qualche anno commissariato e che sopravvive sull'ordinaria stentata amministrazione).
    Rifiuti: il mio comune è (era) tra i virtuosi fino a prima dell'estate; ben oltre il 70%, con la prospettiva di migliorare ancora, vista la partecipazione corale dei cittadini (quasi) tutti. Paese di mare, ha accolto come ogni anno gli Unni, per due mesi qui non cresce più l'erba, dov'era l'erba, i marciapiedi, le strade, le piazze, si ammucchiano sacchi, sacchini e sacchetti di monnezza, in modo vergognoso: mescolando tutto in questi contenitori va a puttane la nostra virtuosa differenziata, con tempi e prodotti già mandati a memoria dagli indigeni e rispettati fino alla pignoleria. Fra poco questi barbari se ne andranno lasciandoci in dono tanta rabbia e scoramento.
    Nota. sono un semplice cittadino di questo paese, non ne sono amministratore né conosco personalmente alcun amministratore, come potrebbe far pensare questa lancia spezzata come onore al merito. Lancia che spezzerei volentieri sulla schiena di questi miserabili asociali.
    Scusa lo sfogo e grazie dell'ospitalità.

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