giovedì 22 maggio 2014

Million Dollar Baby: recensione del film

Boxing ring

Million Dollar Baby è un film del 2004 diretto da Clint Eastwood.

Trama 

Frankie Dunn ha passato tutta la vita in una palestra, prima come pugile e poi come allenatore e manager. Per colpa del carattere chiuso e scorbutico, indurito da una vita difficile, ha come unico amico Scrap, anche lui ex pugile, con il quale gestisce una modesta palestra di boxe a Los Angeles. Coltiva una strana passione per la lingua gaelica e un difficile rapporto con la religione. Si reca a Messa tutti i giorni da anni e continua ad assillare il reverendo Horvak coi suoi dubbi sulla fede. Ha una figlia che non vede da tempo e le scrive puntualmente ma tutte le lettere vengono rispedite al mittente senza essere nemmeno aperte e Frankie le conserva minuziosamente.
La situazione cambia radicalmente quando il suo allievo migliore, Big Willie, passa sotto il controllo di un altro manager ben più interessato agli affari che alla tecnica boxistica. Willie ottiene subito l'incontro per il titolo mondiale (troppo a lungo rifiutato da Frankie per paura di perderlo) e lo vince - per sua stessa ammissione - grazie agli insegnamenti del vecchio allenatore. Nello stesso periodo si presenta in palestra Maggie Fitzgerald, una ragazza molto determinata a combattere, che paga in anticipo sei mesi di iscrizione e chiede a Frankie di essere allenata. Dapprima Frankie tenta di scoraggiarla rifiutandosi di allenarla proprio in quanto ragazza. Tuttavia, colpito dalla sua grinta, decide di aiutarla e la prende sotto la sua protezione.
Segue un periodo di allenamenti in seguito al quale cominciano gli incontri: da quattro round anziché da sei perché a detta di Frankie il fisico della ragazza non è in grado di reggere uno sforzo così prolungato. Tuttavia Maggie rende impossibile verificarlo: grazie al suo talento batte per KO tutte le avversarie al primo round. Proprio per questo, dopo diversi match diventa difficile trovare manager disposti a rischiare la propria pugile contro la Fitzgerald. Frankie dovrà iniziare a corromperli per permettere alla sua ragazza di combattere. Le si affeziona sempre più e le affibbia un soprannome gaelico, Mo Cùishle, regalandole una vestaglia in pura seta con il soprannome cucito a grandi lettere, di cui però non rivela il significato. Il pubblico comincia a conoscerla e incitarla proprio come Mo Cùishle.


L'ennesimo incontro vinto al primo round suggerisce a Frankie che è tempo di farla passare alla categoria superiore dei pesi Welter. Svariati incontri in tutta Europa conducono Maggie alla celebrità. Ora può sfidare la campionessa del mondo, Billie "orso blu", ex prostituta tedesca ed avanzo di galera, nonché pugile nota per le sue scorrettezze. I manager si incontrano e stipulano un contratto da due milioni di dollari da dividere in parti uguali. Prima del match a Las Vegas, Frankie promette di rivelare il significato di Mo Cùishle in caso di vittoria.
L'incontro è prima a favore di Billie, poi Maggie prende le misure e sembra avere la meglio. Viene suonata la fine del terzo round e Maggie si sta dirigendo verso il suo angolo, quando l'avversaria le sferra un pugno: Maggie viene colta di sorpresa. Cade a terra, ma urta con il collo lo sgabello già pronto per la pausa.
Viene portata in ospedale e le viene diagnosticata una paralisi totale permanente. Costretta a letto e legata al respiratore, deve rinunciare per sempre al successo oltre che a una vita normale. La sua famiglia, da sempre assente, non si prende cura di lei e Frankie è l'unica persona assieme a Scrap a farle compagnia e a darle aiuto. La permanenza a letto le provoca piaghe da decubito e più avanti i medici saranno costretti ad amputarle la gamba sinistra per una grave infezione. Infelice della sua condizione, chiede a Frankie di aiutarla a morire, ma questi rifiuta di praticarle l'eutanasia. La ragazza non si perde d'animo e nottetempo tenta di suicidarsi per dissanguamento lacerandosi la lingua a morsi.
Dopo qualche giorno Frankie cede. Si introduce in ospedale di notte, entra nella sua camera e le rivela il significato della parola Mo Cùishle, ovvero «"mio sangue", o "mio tesoro"». Il gesto estremo viene compiuto prima spegnendo il respiratore e poi somministrando una elevata quantità di adrenalina. Frankie esce indisturbato dall'ospedale e non farà più ritorno alla palestra, abbandonando per sempre la boxe.

Curiosità sul film

Durante il suo acceptance speech per l'Oscar, Eastwood disse di aver girato il film in soli 37 giorni.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit Slr722x (http://en.wikipedia.org/wiki/File:500pxring.jpg) [CC-BY-3.0], attraverso Wikimedia Commons

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