domenica 17 novembre 2013

17 novembre 1973 – Insurrezione degli studenti del Politecnico di Atene contro il regime militare in Grecia.


Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il 14 novembre 1973 gli studenti del Politecnico di Atene entrarono in sciopero ed avviarono una forte protesta contro la Giunta. Nelle prime fasi della protesta non vi fu alcuna reazione da parte del governo militare cosicché gli studenti poterono barricarsi all'interno degli edifici e mettere in funzione una stazione radio (usando materiale trovato nei laboratori) che trasmetteva nell'area di Atene. Migliaia di lavoratori e di giovani si unirono alla protesta sia dentro che fuori l'università.

Quando l'esercito intervenne intimando agli studenti del Politecnico, asserragliati all'interno dell'Università, di arrendersi e cedere le armi, pare che questi risposero usando le stesse parole pronunciate dal re di Sparta Leonida contro i persiani alle Termopili: "Μολὼν λαβέ"n("Venite a prenderle").

Nelle prime ore del 17 novembre Papadopoulos ordinò all'esercito di porre fine alla protesta. Un carro armato AMX-30 abbatté i cancelli del Politecnico, che era stato completamente privato di illuminazione attraverso lo spegnimento della rete elettrica cittadina, travolgendo gli studenti che vi si erano arrampicati sopra.

Secondo le indagini svolte dopo la caduta della Giunta nessuno studente rimase ucciso dall'azione del carro armato anche se i feriti furono moltissimi, ed alcuni di essi rimasero poi invalidi. Negli scontri che seguirono l'intervento dell'esercito rimasero uccisi 24 civili, tra i quali almeno uno ucciso a sangue freddo da un ufficiale.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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