venerdì 11 ottobre 2013

Corte Strasburgo: siti e blog responsabili dei commenti degli utenti?

Blog-commentskkkkk

Articolo da Il FattoQuotidiano.it

La Condanna di un sito per i commenti  diffamatori anonimi postati dai lettori viola i principi di libera espressione?
La Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo sembrerebbe ritenere di no.
La Corte, infatti, ha ritenuto fondata quanto affermato da una Corte Nazionale estone che aveva multato un sito d’informazione per non aver censurato i commenti offensivi anonimi postati dai lettori.
Non si  tratta, per il momento di una sentenza definitiva, se infatti una delle due parti fa ricorso al Tribunale di grande istanza della Corte, il caso verrà ridiscusso da un collegio di 5  giudici.
Sulle prime la sentenza ha fatto sobbalzare più d’uno.
Il principio in base al quale un giornale online possa rispondere sic et simpliciter dei commenti anonimi postati dai propri lettori appare infatti dirompente.
Attenzione però a leggere con attenzione i principi stabiliti dalla sentenza.
Innanzitutto la sentenza proviene non dalla Corte di Giustizia ma della Corte Europea dei diritti dell’uomo, se volessimo fare un parallelo con cose accadute nel nostro paese potremmo richiamare il caso del direttore di Libero, Belpietro, che ha ottenuto una condanna dell’Italia ad un risarcimento per essere quest’ultimo stato condannato da un giudice nazionale per diffamazione.
Il che non significa che d’ora in poi, se non si cambia la normativa sulla diffamazione, non ci saranno più condanne per diffamazione nei confronti dei direttori responsabili o che la Corte di Giustizia dell’Unione europea considererà contrari ai principi fondanti dell’Unione le condanne per diffamazione che avvengono nel nostro Paese.
La Corte nel caso Estone ha ritenuto semplicemente in base al criterio della proporzionalità che dovesse essere effettuato un bilanciamento tra i diritti alla reputazione di un soggetto  ed i diritti alla libera espressione nel caso concreto traendo la propria convinzione anche dal fatto che il sistema di filtro relativo ai commenti in realtà non ha funzionato, senza entrare nel merito della diffamatorietà o meno dei commenti, già stabilita dal giudice nazionale.
Né si può dire che sia stato stabilito un principio generale di responsabilità dei siti (o meglio degli intermediari).

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Fonte: Il Fatto Quotidiano

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Articolo tratto interamente da Il Fatto Quotidiano

Photo credit Cortega9 (Own work) [CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons

3 commenti:

  1. la questione è spinosa... Diciamo che io sono a favore della moderazione perchè evita tantissimi problemi ma là dove non esiste non mi sento di dire che i proprietari dello spazio web sono responsabili per i commenti anonimi.
    Certo è che bisognerebbe comunque fare dei controlli per evitare che questi commenti molesti rimangano visibili, se questo gesto non viene compiuto allora mi sento di biasimare (ma non di condannare penalmente) i proprietari di blog o siti.
    Un saluto!

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  2. Caro cav. io torno , apro il blog e vedo un papiro scritto di regole , mi son detto non le leggo neanche vado da cavaliere saprà qualcosa ....infatti leggo .
    per me ritengo che anche un anonimo può parlare tranquillamente perchè io a prescindere che a casa mia detto io le regole e no google,
    che grazie a noi va avanti sennò tutti chiudiamo e vediamo quanti affari fa!
    e poi io rispetto la costituzione : L'ITALIA PAESE LIBERO E DEMOCRATICO !

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    Risposte
    1. Sono i nuovi termini del servizio:

      http://www.downloadblog.it/post/95993/google-aggiorna-i-tos-e-include-nome-e-foto-degli-utenti-negli-annunci-pubblicitari

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