lunedì 11 febbraio 2013

Angeli e demoni: recensione del film

St Peters square

Angeli e demoni (Angels & Demons) è un film thriller del 2009, diretto da Ron Howard e basato sull'omonimo romanzo best-seller di Dan Brown.

Trama

Robert Langdon, un brillante professore di simbologia, viene convocato con urgenza dal Vaticano per decifrare il significato di un simbolo recapitato insieme a una lettera minatoria che sembra ricondurre alla setta degli Illuminati, una società segreta costituita da scienziati ed artisti il cui fine è la distruzione totale della Chiesa cattolica. Tutto questo avviene in un momento estremamente delicato, quello della sede vacante, durante il quale si svolge il conclave per l'elezione del nuovo papa. Sono stati rapiti ben quattro cardinali, tra l'altro i "preferiti" (i più probabili aspiranti al seggio pontificio): il tedesco Ebner, lo spagnolo Guidera, il francese Lamasse e l'italiano Aldo Baggia. In un video il misterioso rapitore minaccia di ucciderne uno ogni ora a partire dalle 20:00, per poi distruggere l'intera Chiesa a mezzanotte. Inoltre i quattro cardinali prima di morire verranno marchiati a fuoco con degli ambigramma, raffiguranti le parole Terra, Aria, Fuoco, Acqua. Gli elementi fondamentali della scienza del XVI secolo.
Langdon – aiutato dalla scienziata italiana Vittoria Vetra, dal capo delle Guardie Svizzere Richter e dal comandante della Gendarmeria Vaticana Ernesto Olivetti – si trova a condurre una caccia senza quartiere all'assassino per evitare che gli Illuminati portino a termine il loro piano di distruzione dello Stato Vaticano attraverso l'esplosione di un cilindro di antimateria appositamente trafugato dal CERN e nascosto nel cuore della Basilica di San Pietro. Una registrazione di voce mostrata dal camerlengo Patrick McKenna porterà Langdon sul cammino.
Il film mostra il percorso di Langdon attraverso gli indizi che scopre man mano. Ogni luogo dove verrà ritrovata una vittima sarà caratterizzato dalla presenza di un'opera di Gianlorenzo Bernini (membro degli Illuminati), sia essa una scultura o una fontana. Il primo cardinale si trova nella "tomba terrena di Santi" (vale a dire la Cappella Chigi nella chiesa di Santa Maria del Popolo). Quando Langdon, che inizialmente pensava che sarebbe stato ucciso nel Pantheon, realizza che il porporato verrà ucciso lì, è ormai troppo tardi: il cardinale Ebner è già stato legato e soffocato (la sua bocca e il suo naso sono ostruiti dalla terra) ed è ricoperto dai topi. Il suo corpo è stato marchiato con l'ambigramma (poiché la scritta capovolta risulta uguale) "earth" (terra), uno dei quattro elementi iniziali.


Dopo questa morte, che la Chiesa non rende pubblica, Langdon nota come un angelo indichi verso sud ovest: salendo su un ponteggio, si accorge che l'unica chiesa che si trova in quella direzione è la Basilica di San Pietro. Arrivano in piazza San Pietro in tempo dove Langdon nota ai piedi dell'obelisco il West Ponente, bassorilievo del Bernini rappresentante il vento. Dopo qualche istante scoppia una lite fra alcuni fedeli presenti in piazza, ad una bambina cade per terra la sua bambola di pezza. Quando la raccoglie, è piena di sangue. Al centro della piazza, nei pressi dell'obelisco di San Pietro, giace il secondo cardinale. Vittoria tenta di praticargli la respirazione bocca a bocca, ma quando soffia, un fiotto di sangue schizza in faccia a Langdon: il cardinale Lamasse è morto; gli sono stati perforati i polmoni e sul petto ha un marchio, "air" (aria), un altro degli elementi iniziali.
Per capire dove si trova il terzo cardinale, Langdon ha bisogno di consultare di nuovo dei documenti negli archivi Vaticani, come nel caso del primo cardinale. Viene quindi accompagnato sul posto da una guardia svizzera. Qui scopre con qualche difficoltà che il luogo del prossimo omicidio è la Chiesa di Santa Maria della Vittoria (dove si trova l'Estasi di Santa Teresa del Bernini). Tuttavia, d'improvviso la corrente viene a mancare, il sistema di ricambio dell'ossigeno s'interrompe e le porte si bloccano. Alla ricerca di una via di fuga, Langdon riesce a sparare al vetro utilizzando la pistola della guardia, ormai svenuta, e poi riesce a farvi cadere uno scaffale, causandone la definitiva rottura. Quindi si reca subito alla chiesa e trova davanti a sé una scena raccapricciante. Trova il terzo cardinale, appeso con delle catene su di una catasta infuocata e marchiato con "fire" (fuoco) sul petto. È accompagnato dalla Gendarmeria Vaticana, ma l'assassino ha una pistola con silenziatore, che usa per uccidere tutti quelli che trova, fra cui il comandante Olivetti. Intanto Langdon stacca la catena, ma non avendo più chi gli tiene ferma la scala, la fa scivolare, lasciando cadere il cardinale Guidera completamente nel fuoco che, in pochi secondi, lo arde completamente. Langdon riesce a salvarsi precipitando in una cripta al di sotto di una bara. L'assassino però, quasi lo scopre, ma proprio in quel frangente intervengono due carabinieri che, purtroppo, vengono prontamente uccisi.
Il quarto luogo coinvolto è la Fontana dei Quattro Fiumi. Arriva in tempo anche qui, accompagnato da altri due carabinieri che l'assassino uccide in poco tempo. Alle 23 esatte il cardinale Aldo Baggia, il quarto, viene gettato nella fontana. Langdon si tuffa gridando per avere aiuto. Il cardinale è legato ad una barella molto pesante che ne ostacola anche il respiro, per cui non può riemergere. Langdon si accorge che c'è un tubo sul fondo della fontana e lo usa per ridare un po' di ossigeno al cardinale che stava per morire. Langdon, ormai allo stremo di tutte le sue forze chiede aiuto e si tuffano nella fontana anche altre persone, cosicché il cardinale possa essere tirato fuori dalla fontana. È marchiato con la parola "water" (acqua).
Intanto Richter ruba a Vittoria un libro che potrebbe smascherare il colpevole e, nonostante gli sforzi di Vittoria per riprenderselo, Richter la fa portare via dalle Guardie Svizzere. L'azione di Richter non fa altro che farlo sospettare di essere il mandante degli omicidi, uno degli Illuminati.
L'ultima chiesa sarà quella dove si riunivano in gran segreto gli Illuminati nei secoli precedenti: Castel Sant'Angelo, a pochi passi dal Vaticano. I protagonisti lo raggiungono in breve accompagnati dal Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri, e scoprono anche un passaggio che conduce direttamente in Vaticano trovando così la Chiesa dell'Illuminazione. Intanto il killer fugge da Castel Sant'Angelo dopo aver incassato elettronicamente il suo compenso e acquistato dei biglietti aerei per dileguarsi, ma una volta messa in moto l'auto esplode a causa di una bomba inserita dal vero organizzatore della cospirazione per non lasciare testimoni. I protagonisti si accorgono però che gli antichi marchi erano cinque e non quattro. Il quinto marchio erano 2 chiavi incrociate, l'antico simbolo del papato. Langdon capisce che prima di distruggere il Vaticano, gli illuminati intendono uccidere e marchiare il papa. Attraverso il Passetto, l'antica via di fuga che conduce al Vaticano, riescono a sventare l'omicidio del Camerlengo Patrick McKenna: egli giace a terra, con il petto marchiato a fuoco con il simbolo delle chiavi di San Pietro rovesciate, mentre Richter è davanti a lui con una pistola in pugno e viene prontamente ucciso dalle guardie. Langdon, Vittoria e il Camerlengo riescono a ritrovare la bomba, che si trovava nella tomba di San Pietro, il fondatore della chiesa. La bomba sta quasi per scoppiare e la dottoressa Vetra asserisce che non è possibile disinnescarla senza rischiare di farla esplodere: il camerlengo allora, che prima di prendere i voti si era arruolato nell'aeronautica, con un atto di grande coraggio decolla a bordo di un elicottero e, a rischio della sua stessa vita, lo porta in alta quota per poi inserire l'autopilota e paracadutarsi solo quando il velivolo è a debita distanza da piazza San Pietro, gremita di fedeli.
Dopo aver fatto esplodere la bomba in quota, tutto sembra risolto, ma Langdon, visionando le registrazioni effettuate segretamente nelle stanze papali da Richter (grazie a una chiave che l'uomo gli ha passato poco prima di morire), scopre che il complotto era stato organizzato dallo stesso camerlengo (che aveva anche avvelenato a suo tempo il papa, suo padre adottivo): Richter aveva capito tutto e si era introdotto nella sua stanza per smascherarlo e accusarlo degli omicidi, ma il camerlengo si era marchiato a fuoco da solo il proprio petto; Richter, incredulo, non era riuscito a professare la propria innocenza in tempo quando le guardie, irrompendo nella sala, lo avevano ucciso vedendolo con la pistola in mano e credendolo il responsabile di tutto. Il camerlengo, che alcuni cardinali avrebbero voluto eleggere papa per via del suo eroismo, appena viene smascherato preferisce darsi fuoco e morire. L'indomani mattina viene eletto papa il cardinale Aldo Baggia (l'unico dei "preferiti" sopravvissuto agli omicidi della notte precedente), con il nome di Luca I: in questo modo egli spera di conciliare una volta per tutte scienza e fede (l'evangelista Luca era un medico). Langdon, oltre a ricevere la gratitudine di tutti, ottiene finalmente in prestito un prezioso e antico libro, in possesso della Biblioteca Vaticana, che gli servirà per le sue ricerche.

Curiosità sul film

Le musiche del film, come già per Il codice da Vinci, sono state affidate al compositore tedesco Hans Zimmer. Per ovviare alla mancanza di location originali nelle quali girare i luoghi di culto, Howard ricreò parte di Piazza San Pietro, sala delle udienze e giardini vaticani nella Reggia di Caserta. L'impossibilità di effettuare le riprese in piazza San Pietro ha costretto la produzione a ricostruire parte della piazza su scala originale in un'area di sosta per camion sita in Los Angeles.

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Photo credit Michal Osmenda caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons



5 commenti:

  1. questo film e' assolutamente da vedere, grazie delle info, ciao felice serata :)

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  2. L'ho visto come anche ho letto il libro mi sono molto paciuti entrambi.
    Al di la di qualche situazione sicuramente romanzata il fondo è reale e si può anche andare a vedere come anche gli altri libri e film. Ciaooo

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  3. Mi sono piaciuti entrambi i film e i libri. Devo dire che danno molto da pensare! Saluti Cavaliere, Tullia.

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  4. Molto interessante come film,assolutamente da vedere....

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  5. Trama che stimola come minimo delle riflessioni. Ma "Il caso Da Vinci", che ho letto, come romanzo non mi é piaciuto.

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