giovedì 31 gennaio 2013

I genocidi dimenticati


Sono passati alcuni giorni dalla "Giornata della memoria", dedicata alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto. Questa ricorrenza fu istituita dal Parlamento italiano con legge 211 del 20 luglio 2000 e la scelta di questa data, rievoca la liberazione da parte dell'Armata Rossa; dal campo di concentramento di Auschwitz di milioni di ebrei.

Molti però dimenticano che oltre agli ebrei furono perseguitati e sterminati, dai nazisti molti altri gruppi di minoranze: Rom e Sinti, dissidenti politici, omosessuali, disabili, malati mentali, Testimoni di Geova, russi, polacchi e altre popolazioni di origine slava; sommando agli ebrei tutte queste categorie di persone, il numero delle vittime del nazismo è stimabile tra i dieci e i quattordici milioni di civili e fino a quattro milioni di prigionieri di guerra.

Tuttavia, con questo mio post oggi vorrei risvegliare la memoria di altri terribili genocidi storici, spesso dimenticati o ignorati (chissà perché...). Potrei riferirmi allo sterminio perpetrato contro gli Indiani d'America che dopo la scoperta di Cristoforo Colombo, furono massacrati dai nuovi colonizzatori e soprattutto dall'esercito statunitense, che non risparmiò neanche donne e bambini.

Purtroppo gli americani si macchiarono anche dell'orribile piaga dello schiavismo che sterminò circa due milioni di africani, che morivano di stenti nelle piantagioni americane oppure sotto maltrattamenti e durante il loro trasferimento dal continente nero a quello del "Nuovo Mondo".

Oggi il termine "Olocausto “è usato anche per descrivere il genocidio armeno e quello ellenico, che provocò lo sterminio di 2,5 milioni di cristiani, da parte del governo nazionalista ottomano dei Giovani Turchi, tra il 1915 e il 1923.

Restando invece a casa nostra, nel nostro Mezzogiorno; durante la nascita dell'Unità d'Italia, furono sterminate centinaia di migliaia, forse un milione di meridionali, che erano chiamati "briganti", ma erano partigiani che lottavano per le loro terre e la libertà.

Non dimentichiamo neanche il genocidio cambogiano perpetrato tra il 1975 al 1979 dai maoisti, che causò sei milioni di morti. Anche l'ex Unione Sovietica ha le sue responsabilità, durante il regime di Stalin furono assassinati sette milioni di ucraini e altri due milioni furono imprigionati nei campi di concentramento.

Purtroppo anche ai giorni nostri dobbiamo inorridire davanti alle immagini di palestinesi, continuamente attaccati dall'esercito israeliano, con armi di sterminio di massa. Il diritto internazionale vieta categoricamente gli attacchi indiscriminati ai civili, ma la capacità omicida di Israele è sproporzionatamente superiore.

Non so voi come la pensiate; però non è giusto che chi ha sofferto e ha vissuto un orrore come quello dell'olocausto; si renda carnefice di altre persecuzioni verso un altro popolo, perché in fondo chi ne fa le spese, sono sempre i più deboli.

In questo lungo post ho cercato di non fare negazionismo storico e la serie degli omicidi di massa, con annessa stupidità umana è lunga e ahimè infinita.


Autore e ricerca storica a cura di Mariangela B.

Co-autore Cavaliere oscuro del web


Allora per la prima volta...



"Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c'è, e non è pensabile. Nulla più è nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga."

Primo Levi
 
 

La solidarietà e l’autorganizzazione di Asheville


Articolo da Comune-info

Asheville, nella Carolina del Nord (Usa), si trova tra le montagne dell’Appalachian del sud, una regione ricca di tradizioni di condivisione. Storicamente, il relativo isolamento delle montagne e la necessità di far le cose con poco hanno fatto diventare le relazioni di comunità un mezzo per sopravvivere. Insomma, condividere musica, cibo, storie e medicina non è una novità. Spiega un nativo di Ashevillian: «Ci aiutiamo a vicenda. Non è complicato». Oggi, la cultura di condivisione ad Asheville è un mix di tradizioni e cosmopolitismo. La recessione economica degli ultimi cinque anni ha stimolato una grande varietà di attività comunitarie e progetti per i quali i dollari non sono un requisito.
Sembra quasi impossibile trascorrere del tempo ad Asheville (75.000 abitanti, 400.000 considerando l’intera area metropolitana, ndr) senza condividere il cibo. La cena del potluck («pentola fortunata») è un’istituzione, e se passerete da queste parti sarete invitati da molti, il più delle volte vi offriranno le verdure coltivate, raccolte e tagliate in casa. Se siete in città per la prima volta, sarete invitati da quelli che incontrerete.
È facile aderire alla rete Asheville community garden, che ha un forte impatto sulla sicurezza alimentare, con molti orti coltivati collettivamente piuttosto che in singoli appezzamenti. Uno degli orti più accessibili è il George Washington Carver Edible Park. Questa città degli orti esiste da oltre dieci anni e ora sta dando i suoi frutti, letteralmente. Una passerella conduce attraverso un boschetto di alberi tra cui pere, castagne, juneberry, papaia, fichi, corniolo, e cachi, da cui ognuno può raccogliere liberamente. Un altro orto gestito dal progetto Città abbondanti è il bellissimo Pearson Garden, che prevede una giornata di lavoro settimanale e la cena condivisa del potluck ogni mercoledì, una cucina all’aperto e un’area coperta, ideale per incontri di comunità. Altri luoghi interessanti se si ha il pollice verde sono il Joyner Community Garden, il Burton Street Community Peace Garden e il Pisgah View Peace Garden.
Food not Bombs opera al Warren Wilson College e serve cibo gratis al Pritchard Park ogni sabato alle 14. Non lontano, Rosetta’s Kitchen propone l’Everybody Eats plate, una piatto colmo di fagioli e riso, il cui costo varia da 2 a 6 dollari. Ma quelli che possono pagare di più contribuiscono a lasciare un piatto a coloro che non possono. Rosetta’s apre anche la domenica per i Community Cauldrons, una cena a base di zuppa i cui fondi raccolti sono destinati a diversi progetti locali.
C’è anche l’accogliente Be Loved House, aperto cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, per chi cerca calore, comunità e cibo. Be Loved può sembrare piccolo, ma è un concentrato di condivisione: nel 2012, ha condiviso 4.700 dollari di prodotti raccolti dal mercato dei contadini, e il loro magazzino raccoglie e distribuisce un flusso costante di prodotti riciclati.
Ogni autunno, la Hickory Nut Forest Eco-Community apre il suo frutteto rivitalizzato al pubblico in occasione dell’Applefest. Gli ospiti possono gustare il sidro di mele, che ognuno può portarsi a casa liberamente (viene suggerita una donazione di 3 dollari per carico).
Una risorsa per tutti da molto tempo è Asheville Lets, acronimo di Sistema locale di scambio, un progetto innovativo di comunità che opera dal 2006. Questa rete ospita un sistema di baratto on-line nel quale i partecipanti possono scambiare beni e servizi (in modo analogo alle nostre «banche del tempo», ndr), e invece di usare dollari, scambiano Lets. Dopo aver frequentato un «orientamento», è possibile barattare qualsiasi cosa, dai trattamenti olistici alla guida all’orto, passando per i prodotti per l’infanzia. Lets promuove anche cene collettive potlucks e altri eventi comunitari durante l’anno, tra cui lo scambio dei semi in primavera. Si tratta davvero di un progetto che rafforza le relazioni sociali: le persone che iniziano a fare gli scambi attraverso i Lets spesso finiscono per diventare amici e continuano gli scambi anche fuori dalla rete.
Per gli appassionati di bicicletta, l’associazione senza scopo di lucro Asheville ReCyclery Bike ha materie prime e volontari per insegnare la riparazione della vostra due ruote, e sono aperti nelle ore pomeridiane del martedì, giovedi e sabato.

Una cappa di smog su Pechino

Beijing smog comparison August 2005

Articolo da Global Voices

Pechino non è estranea all'inquinamento atmosferico, ma questa volta è stato diverso: , dovuta a sconcertanti livelli di inquinamento, ha colpito la capitale cinese per ben quattro giorni a metà gennaio, scatenando nuovi titoli di giornale e galvanizzando la comunità online diventata sempre più sensibile e pronta a parlare di problemi ambientali.
I media di Stato hanno invitato i cittadini a prendere precauzioni e ad evitare di svolgere attività fisica all'aperto.
Le PM 2,5, ossia le particelle inferiori a 2,5 micrometri di diametro, hanno raggiunto livelli sconcertanti il 12 gennaio. Proprio quel giorno il loro valore è arrivato a oltre 700 microgrammi per metro cubo, andando ben oltre i limiti consentiti.

Tra tutte le polveri sottili, gli esperti ritengono che le PM 2,5 siano quelle più pericolose per la salute umana, poiché riescono a penetrare nei polmoni. Un indice di inquinamento superiore a 500 è rischioso e per questo il 13 gennaio il Dipartimento Meteorologico di Pechino ha dichiarato un livello di guardia arancione, il più alto mai raggiunto dalla città finora.

La coltre di smog ha causato un aumento nella vendita online di mascherine anti-gas, esaurite anche in alcuni negozi.

Alla fine dello scorso anno, a Pechino, sono state installate 35 stazioni di monitoraggio [en] delle PM 2,5, nel tentativo di tener informati i cittadini sui livelli di inquinamento. Ma i media di Stato [en] hanno sempre individuato le ragioni dello smog nell'assenza di venti e nell'aumento del numero di automobili in città nel corso degli anni. La stampa internazionale [en], invece, incolpa il governo cinese per la sua continua ricerca di crescita economica e il disinteresse per il degrado ambientale.

Citazione del giorno

"Chi non conosce la verità è uno stolto, ma chi, conoscendola, la chiama menzogna è un delinquente."


Bertolt Brecht
 
 

Nebbia mattutina



Foggy morning from Tomislav Safundžić on Vimeo.


Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Un mistero tutto italiano

Per non dimenticare Ustica

In questi giorni è saltata fuori la notizia che la Cassazione civile ha deciso che fu un missile a causare la strage di Ustica. A trentatré anni dalla tragedia, la Corte Suprema condanna lo Stato a risarcire i familiari delle ottantuno vittime morte nel disastro aereo del DC-9 Itavia, per non aver garantito con i dovuti controlli, la sicurezza dei cieli italiani.

Il 27 giugno1980 alle ore 20.59, il DC-9 Itavia, partito da Bologna con arrivo a Palermo; precipitò a largo di Ustica.

Questa vicenda è sempre stata uno dei tanti misteri italiani, dove la verità non è mai venuta alla luce; quindi è un bene che ci sia stata questa decisione della Cassazione, anche se nessuno potrà ridare la vita a quelle ottantuno persone.

Photo credit m☮nd☮blu caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

mercoledì 30 gennaio 2013

Mantieni i tuoi pensieri...

 
 
Mantieni i tuoi pensieri positivi
Perché i tuoi pensieri diventano parole
Mantieni le tue parole positive
Perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti
Mantieni i tuoi comportamenti positivi
Perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini
Mantieni le tue abitudini positive
Perché le tue abitudini diventano i tuoi valori
Mantieni i tuoi valori positivi
Perché i tuoi valori diventano il tuo destino.
 
Mahatma Gandhi


 

Il delirio del FMI



Articolo da Crisis


In una vecchia battuta Luciano De Crescenzo, davanti ad un milanese che si lamentava dei tedeschi, mormorava pensoso: "Siamo tutti meridionali di qualcuno". Ed è quello che mi viene un po' da pensare leggendo quanto racconta stamattina Iceberg Finanza (via Sole24Ore):

Il debito greco «non è sostenibile» senza «trasferimenti diretti nel budget greco da parte della Ue», che «si è impegnata in tal senso a dicembre»: ha detto Poul Thomsen, inviato del Fmi all'interno della cosidetta troika. «Noi vediamo un buco nei conti» per gli obiettivi che deve raggiungere la Grecia e «gli europei devono riempirlo» ha aggiunto.
Anche la troika ha quindi la sua spina nel fianco, e cioé l'onnipotente FMI, che detta legge a tutto il mondo comprese le tanto temute EU e BCE. Le quali sono appunto minacciosamente invitate a riempire ancora di quattrini il buco greco. Quattrini nostri, com'è ovvio.

Inoltre è la commare secca in persona, Christine Lagarde direttore del FMI, a chiedere alla Grecia le solite "riforme strutturali" che dovrebbero finalmente salvarla, secondo la dottrina religiosa teoria economica vigente. Quali riforme? Eccole:

Se le professioni non vengono aperte, gli ostacoli alla crescita non rimossi e non viene migliorato il sistema fiscale allora potrebbero servire nuovi tagli. "La Grecia ha il futuro nelle sue mani", ha sottolineato.

Ora sarò sicuramente io che non ho capito nulla, per carità. Ma se rileggo le notizie arrivate dalla Grecia nell'ultimo anno, la disoccupazione dilagante, la gente per la strada, gli ospedali chiusi, i bambini a scuola affamati, i servizi in malora, le aziende fallite... la loro ricetta per risolvere tutto ciò è "liberalizzare le professioni". Perché non "dipingere di verde le strisce pedonali"? Magari funziona, chissà, non mettiamo limiti alla magia.

Credo a questo punto che nessuno, neanche il FMI, abbia idea di come uscire da questo casino e che continuino a propugnare le stesse tre ricettuzze stupide e fallimentari come un mantra insensato. Potrebbe scoppiare la guerra atomica o l'epidemia di peste polmonare, e loro davanti a milioni di morti continuerebbero a recitare: "Per risolvere il problema basta liberalizzare le professioni e riformare le pensioni". Siamo nelle mani di pazzi, ancora più pazzi sono i politici che ci ripropinano questa sbobba restando seri, e i cittadini che se la bevono e vanno a votarli.


Segui Crisis su Facebook



Fonte: Crisis


Autore:


Licenza: Licenza Creative Commons This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia License.


Articolo tratto interamente da Crisis

lunedì 28 gennaio 2013

Incipit del giorno


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Tratto da | Se questo è un uomo di Primo Levi (fonte: Wikiquote)



28 gennaio 1986 - Lo Space Shuttle Challenger esplode subito dopo il decollo uccidendo tutti e sette gli astronauti a bordo


Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il disastro dello Space Shuttle Challenger avvenne la mattina del 28 gennaio 1986 alle ore 11:39 EST, quando lo Space Shuttle Challenger fu distrutto dopo 73 secondi di volo (all'inizio della missione STS-51-L, la 25ª missione del programma STS e il 10º volo del Challenger) a causa di un guasto a una guarnizione, detta O-ring, nel segmento inferiore del razzo a propellente solido (Solid-fuel Rocket Booster, SRB) destro.
La rottura della guarnizione provocò una fuoriuscita di fiamme dall'SRB che causarono un cedimento strutturale del serbatoio esterno (External Tank, ET) contenente idrogeno ed ossigeno liquidi. Alcune parti dell'orbiter come lo scomparto dell'equipaggio e molti altri frammenti furono recuperati dal fondo dell'oceano.
Il lancio fu trasmesso in diretta TV, anche se molti telespettatori lo seguirono in differita nella giornata. Christa McAuliffe sarebbe dovuta essere la prima insegnante presente in un programma spaziale e gli studenti di tutto il mondo aspettarono la trasmissione televisiva per una sua lezione di scienze trasmessa dallo spazio.
I voli nello spazio con equipaggio non ripresero prima di due anni, con il lancio dello Space Shuttle Discovery il 29 settembre 1988 e la sua missione di "Ritorno al volo" STS-26.

Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


sabato 26 gennaio 2013

Citazione del giorno


"La gente è sempre più spenta, bloccata nel capire, illusa di pensare. La gente è sempre più vuota, stanca di vedere, incapace di sentire."

Charles Bukowski

 

Voglio ricordare i profili sociali di questo blog

Queste sono le pagine sociali del blog in diversi servizi web. Trovate Web sul blog ai seguenti link (cliccate su per accedere):









Se vi piace questo blog aiutatelo a crescere, diffondete anche ai vostri amici i miei link. Grazie a tutti per la vostra fiducia.


Sogni montuosi


Questo timelapse è stato girato di notte nelle montagne dello stato di Washington. Le immagini sono molto belle e tra l'altro ci sono scene che mostrano anche l'aurora boreale.

Vi consiglio la visione a schermo intero e dove presente in HD.


Alpine Dreams from donald jensen on Vimeo.


Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Forte terremoto in Garfagnana




La terra è tornata a tremare e precisamente ieri pomeriggio in Garfagnana. Alle ore15,48 un evento sismico di magnitudo 4,8 è stato localizzato tra i comuni di Castiglione, Fosciandora, Pieve Fosciana e Villa Collemandina. Il terremoto non ha causato gravi danni e la scossa è stata avvertita anche in Liguria e in Lombardia. Voglio ricordare che nella zona in questione, sono avvenuti terremoti storici importanti e soprattutto quello del 7 settembre 1920, con una magnitudo stimata di 6,5.

Dopo l'evento principale, ci sono state numerose scosse di assestamento.

Video credit  Peter85 caricato su YouReporter

venerdì 25 gennaio 2013

Proverbio del giorno

Per quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre alle radici.

Proverbio cinese
 
 

mercoledì 23 gennaio 2013

Oggi l'economia...


"Oggi l'economia è fatta per costringere tanta gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose perlopiù inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter comprare, perché questo è ciò che dà soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità alla gente."

Tiziano Terzani

 

lunedì 21 gennaio 2013

La Cina sta comprando grandi quantità di riso e materie prime; prossimi a una nuova guerra?


Articolo da Segni dal cielo

Come riferito dal quotidiano on-line Restoring Liberty, la Cina stà accumulando enormi scorte di riso e le Nazioni Unite si sono creati molti punti interrogativi. Nel 2012 il grande continente ha misteriosamente importato una quantità di riso quattro volte superiore rispetto agli acquisti del 2011 e per questo motivo le Nazioni Unite non riescono comprenderne il motivo. I dati mostrano una importazione di 2,6 milioni di tonnellate di riso nel 2012, rispetto alle 575 mila tonnellate importate nel 2011.
Perché la Cina improvvisamente fa scorte di milioni di tonnellate di riso senza motivo apparente?
Anche il Wall Street Journal dedica ampio spazio a questa situazione misteriosa. Che sia legato ai preparativi di guerra nel Pacifico e in Asia centrale? La rivelazione di ieri segue dopo altri rapporti che evidenziavano il fatto che la Cina nel corso degli ultimi anni sta stoccando enormi quantita’ di materie prime nei magazzini. Per esempio, Reuters riferi’ l’anno scorso che: A Qingdao, sede di uno dei terminali più grandi della Cina per l’estrazione di minerali di ferro, centinaia di cumuli di minerale di ferro, ciascuno alto come un edificio di tre piani, sconfinano in una zona segnalata come “stoccaggio cereali”.
 
Più a sud, in alcuni depositi doganali di Shanghai stanno utilizzando parcheggi per immagazzinare scorte di rame – un altro fenomeno insolito che è di cattivo augurio per i prezzi dei metalli a livello mondiale, e solleva interrogativi circa la capacità della Cina di sostenere la sua crescita economica, oppure di far fronte ad una crisi mondiale dovuta al fatto che le risorse naturali del pianeta stanno terminando, quindi anche il resto del mondo vacillerà.
Diversi mesi fa, almeno un analista ha ipotizzato che un’ acquisto forsennato di materie prime di circa 300.000 tonnellate di metalli in un’altra provincia cinese era stata motivata per mantenere le locali fonderie a pieno regime, garantendo in tal modo il gettito fiscale continuo al governo. Ma questo non spiega il riso acquistato. Quello che sappiamo è che il mondo può essere diretto verso un periodo di inflazione significativo se la crisi del debito sovrano porterà a ulteriori espansioni della massa monetaria.
Redazione Segnidalcielo
 
riferimenti articolo:
 
 
 


Autore: redazione Segni dal cielo



Articolo tratto interamente da Segni dal cielo


Kim Dotcom lancia Mega


Articolo da Informare è un dovere


Kim Dotcom rinasce dalle sue ceneri creando Mega, il nuovo Megaupload. Dopo essere stato arrestato con l'accusa di violazione di copyright, dopo avergli sequestrato la villa in nuova Zelanda, l'elicottero e la sua collezione di auto, il fondatore di uno dei siti più visitati al mondo ritorna vincente sul web. Su Mega ognuno utente avrà a disposizione un minimo di 50 GB con l’account gratuito ( se si desiderano più GB si dovrà sborsare 9.99 euro al mese) e l’accesso ai suoi dati saranno protetti da una chiave crittografata che gli amministratori del sito non possiederanno. Il che vuol dire che se qualche investigatore vorrà andare a caccia degli utenti dovrà provare a forzare la crittografia, che è un reato contro la privacy quasi ovunque. Alle aziende che intendano proteggere il loro copyright, Mega concede la possibilità di chiedere la rimozione dei contenuti segnalati e nulla più, perché per accedere al sito e vederli dovranno firmare una liberatoria con la quale s’impegnano a non perseguire gli utenti e i titolari del sito. In più i server saranno sparsi in vari paesi così da aumentare la sicurezza del sito e diminuire le probabilità che il sito venga chiuso definitivamente. Per ora questo si può dire di Mega. Tutto è da scoprire nei prossimi giorni.

Fonte: Informare è un dovere


Autore: Luca Calafiore - redatto da Andrea De Luca

Licenza: Copyleft


Articolo tratto interamente da Informare è un dovere


Quest’articolo è stato condiviso e segnalato dal suo autore. Se vuoi pubblicare i tuoi post in questo blog, clicca qui.


Quelli che non volevano sapere...


"Le suggerì, inoltre, di scrivere una testimonianza che un giorno potesse servire per portare alla luce il terribile segreto che stava vivendo, affinché il mondo venisse al corrente dell'orrore che avveniva parallelamente all'esistenza pacifica e ordinata di quelli che non volevano sapere, di quelli che non potevano restare ancorati all'illusione di una vita normale, di quelli che non potevano negare, di quelli che stavano a galla sopra un mare di gemiti, ignorando, contro ogni evidenza, che a pochi isolati dal loro mondo felice c'erano gli altri, quelli che sopravvivono o muoiono dalla parte buia."
 
 
Tratto da La casa degli spiriti di Isabel Allende
 

La locanda dei girasoli chiede aiuto


 
Grazie alla richiesta dell'amico Zak, pubblico un appello dell'amica Rosa autrice del blog eliotroporosa. Invito tutti gli amici blogger a far girare questa richiesta d’aiuto.


Articolo da Renovatio

LA LOCANDA DEI GIRASOLI RISCHIA LA CHIUSURA CONDIVIDETE...GRAZIE.

A Roma c’è un ristorante la Locanda dei Girasoli. E’ nato dalla volontà di alcuni genitori di ragazzi con la sindrome di Down per dare una prospettiva lavorativa ai loro figli Claudio,Valerio, Emanuela e Viviana che già oggi ci lavorano come camerieri. Purtroppo non è in una via molto frequentata di Roma (in zona Quadraro) ed è molto difficile farlo conoscere. Però se non riusciamo a farlo in fretta, le prospettive non sono molto allegre. La pizza è buona, il locale è carino ed economico e vale la pena di dar loro una mano, non vi pare? Un primo aiuto può essere far girare questo messaggio al maggior numero di amici possibile; se poi conoscete persone o uffici nella zona Appio-Tuscolano è ancora meglio o se avete un amico giornalista che può pubblicizzare la loro esperienza, ancora meglio.

Via dei Sulpici 117/h - 00174 Roma
Tel - Fax 06.76.10.194
info@lalocandadeigirasoli.it


Fonte: Renovatio

Autore: Zak

Licenza: post pubblicato su segnalazione dell'autore

Articolo tratto interamente da Renovatio

Quest’articolo è stato condiviso e segnalato dal suo autore. Se vuoi pubblicare i tuoi post in questo blog, clicca qui.

domenica 20 gennaio 2013

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)

 
Oggi vi consiglio:
 
Infermiere paga ticket: provvedimento disciplinare tratto da Il Tirreno

Un infermiere di Massa, aiuta una donna che non poteva permettere di pagare le analisi della figlia, ma l'Asl lo punisce per le sue dichiarazioni.


Kim Dotcom colpisce ancora: lanciato ufficialmente "Mega", il nuovo ... tratto da Megalab

Parte il nuovo sito di hosting e condivisione di file.


In Grecia è sempre peggio


Articolo da Teste Libere

Sembra paradossale. In Italia si è messo fine a un governo politico per sostituirlo con le competenze dei "tecnici", e ora che va in onda la sceneggiata elettorale (le cui puntate ci terranno compagnia per lo meno sino al 24 febbraio), ci troviamo di fronte ai tecnici che si inventano i partiti politici.
Siamo speciali nel cambiare tutto affinché non cambi nulla. Siamo davvero bravi. Ma lo sono molto di più i nostri media, impegnati nelle scaramucce fra partiti e liste, che trascurano le notizie gravissime che arrivano dalla Grecia. Da una Grecia che, lo ricordo a chi avesse la memoria corta, non è così distante da noi e non solo in senso geografico.
Nevica abbondantemente ad Atene, dove vive oltre metà dell'intera popolazione. Nevica e fa freddo. La gente si rifugia negli uffici pubblici per scaldarsi un po', dato che la maggior parte di case e palazzi non hanno il gasolio per il riscaldamento. Perchè? Semplice: oltre all'aumento del 45% della bolletta per l'energia elettrica, il governo ha istituito una tassa enorme sul gasolio e quindi pochissimi cittadini sono in grado di affrontare questa spesa. I dati parlano chiaro: rispetto all'anno precedente, i consumi di gasolio sono in picchiata: -80%.

Continua la lettura su Teste Libere


Fonte: Teste Libere


Autore: Monia Benini


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.



Articolo tratto interamente da Teste Libere

L'invasione degli Ultracorpi: recensione del film


L'invasione degli Ultracorpi (Invasion of the Body Snatchers) è un film del 1956 diretto da Don Siegel.

Trama

Il dottore Miles Bennel, ricoverato all'ospedale in apparente stato confusionale, racconta al collega dottor Hill una storia allucinante. La cittadina di Santa Mira è stata invasa da esseri spaziali che copiano perfettamente gli abitanti ai quali si sostituiscono durante il sonno. Queste creature si replicano all'interno di enormi baccelli che crescono finché creano copie senza emozioni ed eliminano gli originali.
Bennel prova a dare l'allarme, ma ormai è troppo tardi: la cittadina è diventata centro di smistamento dei baccelli e tutti gli abitanti sono ormai replicanti. Tenta la fuga insieme alla fidanzata ma durante il viaggio la donna non riesce a mantenere lo stato di veglia e si addormenta, diventando a sua volta replicante.
Sconvolto, raggiunge un'autostrada dove prova a mettere in guardia gli uomini del pericolo, ma viene arrestato e portato all'ospedale presso il dottor Hill, che ascoltata la storia lo giudica pazzo; ma proprio al termine del racconto di Bennel, giunge in ospedale un ferito coinvolto in un incidente stradale, era alla guida di un autocarro pieno di strani baccelli proveniente da Santa Mira. Il dottor Hill si rende conto che Bennel ha detto il vero e telefona per dare l'allarme generale.

Curiosità sul film

Il film è tratto dall'omonimo romanzo di fantascienza di Jack Finney del 1955.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il cielo è basso di Emily Dickinson



Il cielo è basso

Il cielo è basso , le nuvole a mezz'aria,
un fiocco di neve vagabondo
fra scavalcare una tettoia o una viottola
non sa decidersi .
Un vento meschino tutto il giorno si lagna
di come qualcuno l'ha trattato;
la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere
senza il suo diadema.

Emily Dickinson

Proverbio del giorno



Devi sapere cosa vuoi altrimenti devi prendere cosa viene.

Proverbio cinese
 
 

Io non cancello nulla...


Io non cancello nulla in questa mia vita.
Ogni cosa, ogni minima cosa, mi ha reso quel che sono adesso. Le cose belle mi hanno insegnato ad amare la vita. Le cose brutte, a saperla vivere.


Bob Marley
 
 

Balmedie Beach

Questo timelapse ci porta a Balmedie Beach (Scozia). La lunga e ampia spiaggia è circondata da molte dune e si estende per quattordici miglia ad Aberdeen fino a nord della foce Ythan a Newburgh.
Vi consiglio come sempre la visione a schermo intero e dove presente in HD.


Balmedie Beach - a time lapse video from David Watson on Vimeo.

Photo e video credit caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Timelapse mix

L'autore del video pubblica una breve raccolta di alcuni dei suoi time-lapse.
I luoghi rappresentati in questa clip sono:

Big Bend National Park, Texas - USA
Yosemite National Park, California - Stati Uniti
Grand Canyon, Arizona - USA

Himalaya, Darjeeling - India
Montagne himalayane, Sikkim - India
Worlds End, Horton Plains - Sri Lanka
Nuwara Eliya - Sri Lanka
Smokey Mountains, Nord Carolina - USA
White Sands, New Mexico - USA


Vi consiglio come sempre la visione a schermo intero e dove presente in HD.


Videography - Timelapse Reel Nathaniel Ober 2012 from Nathaniel I Ober on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Solo per oggi gratis su Giveaway of the Day - Ashampoo Photo Optimizer 4


Oggi il sito Giveaway of the Day offre per ventiquattro ore, un software per ottimizzare le foto. Vi ricordo sempre di leggere le condizioni e l'uso nel sito, inoltre nel readme scaricato troverete le spiegazioni per l’attivazione.

Note sul software dal sito Giveaway of the Day:

Una menzione speciale merita è l’effetto age image con cui è possibile portare i propri scatti indietro nel tempo, nei giorni pionieristici delle prime fotografie. Risultati di altissimo profilo si possono raggiungere anche con altri effetti e funzioni, come ad esempio la correzione degli occhi rossi, l’inversione dei colori o il watermarking.

Sito web: Giveaway of the Day

Pagina download qui

martedì 15 gennaio 2013

Citazione del giorno


"Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato."
 
George Orwell
 
 

L’Artico è invaso dai rifiuti

Icebergs in the High Arctic - 20050907

Articolo da TuttoGreen


I rifiuti, purtroppo, si possono trovare ovunque. Anche nei luoghi più impensabili, e apparentemente più incontaminati, come per esempio i fondali del Mare Artico. La scoperta, che non fa certamente ben sperare per il futuro, è stata realizzata dai ricercatori tedeschi dell’Alfred Wegener Institute for Polar and Marine Research.
Attraverso una particolare apparecchiatura fotografica, gli scienziati hanno immortalato con oltre 2 mila scatti le condizioni del fondo marino a Hausgarten, località situata tra la Groenlandia e l’arcipelago delle Svalbard.
Le analisi dei fotogrammi, paragonate a quelle eseguite nel 2002, hanno rivelato un aumento consistente dei rifiuti plastici nell’area marina. I quantitativi sono addirittura raddoppiati, e mettono seriamente a rischio la biodiversità di queste fredde acque.
Il team dell’Alfred Wegener ritiene che i rifiuti a diretto contatto con gli organismi sui fondali dell’artico – che vedono seriamente compromessa la loro capacità di respirare e assorbire il cibo – sarebbero il 70 per cento del totale.
Una percentuale molto elevata, troppo elevata, che cresce di anno in anno.
La beffa peggiore è che l’ecosistema dell’area paga un conto salatissimo per l’inquinamento generato in altre parti del mondo.

Leggi anche:

Fonte: TuttoGreen


Autore: Claudio Riccardi


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.


Articolo tratto interamente da TuttoGreen

Photo credit Brocken Inaglory. (Opera propria.) [CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons



15 gennaio 1968 – La notte tra il 14 ed il 15 gennaio, nella Sicilia occidentale, si verifica il terremoto del Belice

Belice

Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Viene definito Terremoto del Belice il violento evento sismico, di magnitudo momento 6,1 che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 colpì una vasta area della Sicilia occidentale compresa tra la Provincia di Agrigento, quella di Trapani e quella di Palermo. Dato che la maggior parte dei comuni colpiti più duramente faceva parte del comprensorio comunemente definito Valle del Belìce per definirlo si ricorse a tale termine.
Il 15 gennaio non si ebbe l'immediata sensazione della gravità del fatto dato che a quel tempo la zona interessata non era considerata critica dal punto di vista sismico. Il terremoto venne sottovalutato nella sua entità al punto che molti quotidiani riportarono la notizia di pochi feriti e qualche casa lesionata.
La realtà si manifestò in tutta la sua terribile evidenza solo quando giunsero i primi soccorsi in prossimità dell'epicentro approssimativamente posto tra Gibellina, Salaparuta e Poggioreale: le strade erano state quasi risucchiate dalla terra. In conseguenza di ciò molti collegamenti con i paesi colpiti erano ancora impossibili ventiquattro ore dopo il violento sisma. Ciò rese ancora più confusa l'opera dei soccorritori già poco coordinati e gli interventi furono del tutto frammentati.
Nei giorni seguenti visitarono la zona il presidente della repubblica Giuseppe Saragat e il ministro dell'interno Paolo Emilio Taviani. Furono impegnati nei soccorsi più di mille vigili del fuoco, la Croce Rossa, l'esercito. Il pilota di uno degli aerei impegnati nella ricognizione della zona dichiarò di avere visto "uno spettacolo da bomba atomica [...] Ho volato su un inferno".

Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Photo credit luigi9555 caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


lunedì 14 gennaio 2013

Notti della Namibia

Non ci sono parole per commentare questo favoloso timelapse girato in Namibia. Tutte le scene sono state girate durante la notte e mostra la bellezza dei paesaggi. Vi consiglio come sempre la visione a schermo intero e dove presente in HD.


Namibian Nights from Squiver on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Incipit del giorno


 
Di chi la colpa? Da tre giorni Alveron si rivolgeva questa domanda senza trovare una risposta soddisfacente. Un individuo di una specie meno civile o meno sensibile non se ne sarebbe preoccupato troppo e si sarebbe consolato dicendosi che nessuno è responsabile dei dettami del Fato. Ma Alveron e i suoi simili erano i padroni dell'universo fin dagli albori della storia, fin dalla lontanissima epoca in cui la Barriera del Tempo era stata chiusa intorno al Cosmo dalle ignote potenze che esistevano prima del Principio. Alla sua razza era stata concessa ogni conoscenza... e la conoscenza infinita comporta un illimitato senso di responsabilità.

Tratto da | La sentinella di Arthur Charles Clarke (fonte: Wikiquote)

 

2001 - Odissea nello spazio: recensione del film

1968- "2001"  - Hal's eye

2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) è un film di Stanley Kubrick del 1968.

Trama

La prima parte del film si svolge nell'Africa di quattro milioni di anni fa: un gruppo di ominidi, guidati da un capo, sopravvive a fatica in un ambiente arido e ostile; un giorno davanti alla loro grotta appare misteriosamente un grande monolito nero; gli ominidi venendovi a contatto imparano a usare strumenti per cacciare gli animali e a difendere il territorio uccidendo i nemici.
La seconda parte del film si svolge nel 2001 (un anno del lontano futuro rispetto al 1968 in cui fu prodotto il film): il dottor Heywood Floyd è chiamato in missione su una base lunare dove è stato scoperto un grande monolito nero sotterrato ad arte in tempi remoti. Floyd viene accompagnato a visitare lo scavo con il monolito ancora nel buio della notte lunare quindicinale. Mentre gli astronauti posano davanti all'artefatto per delle fotografie, il primo raggio di sole dell'alba lunare lo illumina per la prima volta dopo milioni di anni di oscurità, attivandolo per emettere un forte segnale radio nel cosmo.
Nella terza parte del film un gruppo di cinque astronauti, di cui tre in stato di ibernazione, sono in volo a bordo dell'astronave Discovery One diretta verso Giove, assistiti da un supercomputer, HAL 9000, dotato di una sofisticata intelligenza artificiale che lo rende valido interlocutore degli esseri umani a bordo.
Si scoprirà in seguito che ad HAL è stato chiesto di nascondere il reale obiettivo della missione ai due astronauti svegli, il comandante David Bowman e il suo vice Frank Poole. Le conseguenze di quest'ordine, che genera un conflitto interiore nel calcolatore, programmato per collaborare con gli esseri umani senza omissioni o alterazioni di dati o informazioni, iniziano a manifestarsi tragicamente in prossimità dell'arrivo su Giove. Inizialmente HAL avverte un guasto inesistente a un componente per l'orientamento dell'antenna radio in collegamento con la Terra, poi, quando ciò inizia a insospettire gli umani, non trova altra soluzione che tentare di eliminarli, compresi i tre in stato di ibernazione, cui toglie le funzioni vitali facendoli morire.
HAL uccide anche Frank durante un'escursione extraveicolare. David Bowman esce a sua volta per recuperare il corpo del collega, ma gli viene impedito di rientrare nell'astronave; riesce comunque a passare attraverso l'ingresso di emergenza, l'unico ad apertura manuale. Dopo la pericolosissima manovra, riprende il controllo della nave e disabilita le funzioni superiori del calcolatore. Mentre Bowman opera, la mente di HAL 9000 sembra regredire allo stadio infantile, riesumando antichi ricordi e discorsi e cantando la filastrocca che il suo istruttore gli aveva insegnato, la celeberrima Giro giro tondo. Poco prima della totale estinzione del supercomputer, si avvia la riproduzione di un filmato preregistrato nel quale il dottor Floyd rivela i veri scopi della missione all'equipaggio (oramai composto dal solo Bowman), informandolo riguardo al monolito trovato sulla Luna diciotto mesi prima della partenza del Discovery One, quale prima prova dell'esistenza di un'intelligenza extraterrestre. Il segnale radio emesso in direzione di Giove ha spinto a modificare la missione, da scientifica a quella di indagine di fenomeni extraterrestri.

Nevica in varie parti d'Italia


Non si è fatta attendere l'ondata di freddo e da ieri nevica in varie parti della penisola. Sono imbiancate varie località dell’Italia settentrionale soprattutto nel Friuli e in Emilia, con quest'ultima che dovrebbe essere la regione dove si prospettano le maggiori nevicate. Nei prossimi giorni il freddo e la neve arriverà anche al sud, comprese le città di Roma e Napoli. Vi mostro alcuni video dalla rete.
 
 Nevicata Fagagna -  Friuli



Video credit libertaaipopoli caricato su YouReporter

 
Sassuolo (Modena, Emilia-Romagna)




Video credit tilk caricato su YouReporter

domenica 13 gennaio 2013

Una falsa uguaglianza



"Il Potere ha deciso che siamo tutti uguali".
 L'ansia del consumo è un'ansia di obbedienza a un ordine non pronunciato.
Ognuno in Italia sente l'ansia, degradante,di essere uguale agli altri nel consumare, nell'essere felice, nell'essere libero: perché questo è l'ordine che egli ha incosciamente ricevuto,e a cui "deve" obbedire, a patto di sentirsi diverso. Mai la diversità è stata una colpa così spaventosa come in questo periodo di tolleranza. L'uguaglianza non è stata infatti conquistata, ma è una "falsa" uguaglianza ricevuta in regalo. Una delle caratteristiche principali di questa uguaglianza dell'esprimersi vivendo, oltre alla fossilizzazione del linguaggio verbale, è la tristezza: l'allegria è sempre esagerata, ostentata, aggressiva, offensiva. La tristezza fisica di cui parlo è profondamente nevrotica. Essa dipende da una frustrazione sociale. Ora che il modello sociale da realizzare non è più quello della propria classe, ma imposto dal potere, molti non sono appunto in grado di realizzarlo. E ciò li umilia orrendamente...Non è la felicità che conta? Non è per la felicità che si fa la rivoluzione? Oggi , questa felicità - con lo Sviluppo- è andata perduta. Ciò significa che lo Sviluppo non è in nessun modo rivoluzionario, neanche quando è riformista. Esso non dà che angoscia.

Pier Paolo Pasolini

Tratto da "Scritti Corsari", capitolo su "La rivoluzione antropologica in Italia" di Pier Paolo Pasolini




Ålesund timelapse


Questo filmato contiene una raccolta di timelapse, girati dentro e intorno alla città di Ålesund (Norvegia). Vi consiglio come sempre la visione a schermo intero e dove presente in HD.


LYS:Ålesund from Stian Rekdal on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

sabato 12 gennaio 2013

Vogliono trivellare anche l'Irpinia


 
Quando dico che i mass media tradizionali vogliono farci passare tutti per imbecilli, secondo il mio parere non sbaglio mica. Sono mesi che comitati di cittadini in Irpinia, lottano contro le trivellazioni che vogliono fare in questo territorio. I rischi sono enormi, visto le tante falde acquifere presenti e il grande valore ambientale irpino. Non dimentichiamoci che parliamo di una zona ad alto rischio sismico e nella mia mente mi rincorre il terremoto vissuto nel 1980.


V'invito ad aderire e diffondere questa pagina dei comitati:

No al Petrolio in Alta Irpinia



So che mi state ascoltando...



So che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi, paura di cambiare. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire, sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente, quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini. Un mondo in cui tutto è possibile. Quello che accadrà dopo, dipenderà da voi e da loro.


Tratto dal film Matrix (voce di Neo al telefono)

Post originale pubblicato il 25 giugno 2012

Citazione del giorno


 
"Non c'è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente."
 
Virginia Woolf
 
 

giovedì 10 gennaio 2013

Comunicazione di servizio


Se avete canali su YouTube oppure pagine sui vari social network, segnalatelo in questo post.
Sarò ben lieto di fare la conoscenza delle vostre pagine e magari far conoscere anche agli altri questi vostri spazi.


Lasciate il link nei vostri commenti.

Spagna: fabbri contro gli sfratti

DOM Sicherheitsschlüssel mit quer liegendem Schloss 2010 PD 4

Articolo da Frontierenews.it

“Ci rimettiamo, ma abbiamo una dignità, d’ora in poi gli ufficiali giudiziari dovranno cercare fabbri fuori regione”. Il senso della rivolta dei fabbri di Pamplona è in queste parole, pronunciate dal presidente dell’assemblea di categoria. Nel capoluogo della comunità autonoma della Navarra i fabbri “serrano” i battenti e dichiarano di non voler accompagnare più gli ufficiali giudiziari nell’atto di esecuzione degli sfratti.

Un lavoro che, negli ultimi tempi, a causa dell’incalzante crisi economica, si è fatto sempre più intenso. Cittadini morosi, affitti non pagati, sfratti intimati. Ufficiali giudiziari che piombano nelle case accompagnati, appunto, dai fabbri: il ruolo di questi ultimi, cambiare la serratura per non consentire l’accesso ai debitori insolventi.

Debitori che, spesso, sono a capo di famiglie che vertono in una profonda depressione economica, incapaci di assolvere ai propri doveri di credito nei confronti dei legittimi proprietari . Non riescono, ancora, a pagare le rate del mutuo, sotto il peso di una morsa finanziaria insostenibile, imposta dagli istituti bancari.

Nei giorni scorsi, la decisione dei fabbri, una sorta di “obiezione di coscienza”: non cambieranno più le serrature. Gli ufficiali giudiziari? Che si rivolgano alla manovalanza esterna, che contattino i colleghi di altre regioni.

Nessuna ideologia, nessun simbolismo, nessuna retorica. Ci tengono, i fabbri di Pamplona, a ribadirlo. L’ obiettivo è semplice: offrire ai debitori la possibilità di ritornare nelle abitazioni nell’attesa di rinvii, consentire loro una sopravvivenza, sapendo che presto la proceduta nei loro confronti sarà comunque riavviata da parte della autorità giudiziaria competente.

Lo scenario sociale ed economico spagnolo, quello che ogni giorno si apre agli occhi degli osservatori locali e internazionali, offre una spiegazione della protesta, motivandola con dati, numeri e statistiche che non lasciano spazio ad alcun dubbio: con la crisi economica, in Spagna è scoppiata una vera e propria emergenza case.

Drastiche le conseguenze: oltre 50mila sfratti solo nell’ultimo anno, dei quali oltre 700 solo nei pressi di Pamplona. Grande lavoro per i fabbri, a fronte della recessione negli altri settori. Il risultato è una spira angosciante: suicidi, fughe. Drammi sociali. Se ne contano a decine.

Storie di dolore e disperazione, lette dai fabbri di Pamplona in modo inequivocabile: “Non possiamo essere complici di chi butta fuori persone dalla propria casa. Sappiamo che la nostra non sarà una rivoluzione, ma vogliamo essere un esempio per la società della Navarra”.

Fonte: Frontierenews.it

Autore: Emilio Garofalo


Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.


Articolo tratto interamente da Frontierenews.it

Photo credit  Bin im Garten (Opera propria) [CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons