mercoledì 26 dicembre 2012

26 dicembre 2004 - Uno tsunami sconvolge una vastissima area dell'Asia, con ripercussioni in Africa e Australia.


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Il maremoto dell'Oceano Indiano del dicembre 2004 è stato uno dei più catastrofici disastri naturali dell'epoca moderna, che ha causato centinaia di migliaia di morti. Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di poche ore in una vasta area della Terra: ha riguardato l'intero sud-est dell'Asia, giungendo a lambire le coste dell'Africa orientale, destando per questo, insieme all'ingente numero di vittime, notevole impressione tra i mezzi di comunicazione e in generale nell'opinione pubblica al mondo.
L'evento ha avuto inizio alle ore 00:58:53 UTC del 26 dicembre 2004 quando un violentissimo terremoto - con una magnitudo momento di 9,3n(originariamente di 9,1) - ha colpito l'Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra (Indonesia).
Tale terremoto è risultato il terzo più violento degli ultimi quarant'anni, cioè dal sisma che colpì Valdivia in Cile il 22 maggio del 1960, e quello colpi l'Alaska nel 1964. Ha provocato centinaia di migliaia di vittime, sia direttamente sia attraverso il conseguente maremoto manifestatosi attraverso una serie di onde anomale alte fino a quindici metri che hanno colpito sotto forma di giganteschi tsunami vaste zone costiere dell'area asiatica tra i quindici minuti e le dieci ore successive al sisma.
Gli tsunami hanno colpito e devastato parti delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre 4.500 km dall'epicentro del sisma).

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