giovedì 8 novembre 2012

La quiete dopo la tempesta di Giacomo Leopardi


La quiete dopo la tempesta

Passata è la tempesta:
odo augelli far festa, e la gallina,
tornata in su la via,
che ripete il suo verso. Ecco il sereno
rompe là da ponente, alla montagna;
sgombrasi la campagna,
e chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio,
torna il lavoro usato.
L’artigiano a mirar l’umido cielo,
con l’opra in man, cantando,
fassi in su l’uscio; a prova
vien fuor la femminetta a cor dell’acqua
della novella piova;
e l’erbaiuol rinnova
di sentiero in sentiero
il grido giornaliero.
Ecco il sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
apre terrazzi e logge la famiglia:
e, dalla via corrente, odi lontano
tintinnio di sonagli; il carro stride
del passegger che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, sì gradita
Quand’è, com’or, la vita?
Quando con tanto amore
l’uomo a’ suoi studi intende?
o torna all’opre? o cosa nova imprende?
quando de’ mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d’affanno;
Gioia vana, ch’è frutto
del passato timore, onde si scosse
e paventò la morte
chi la vita abboria,
onde in lungo tormento,
fredde, tacite, smorte,
sudar le genti e palpitar, vedendo mossi alle nostre offese
folgori, nembi evento.
O natura cortese,
son questi i doni tuoi,
questi i diletti sono
che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
è diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo tal volta
nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana
prole cara agli eterni! assai felice
se respirar ti lice
d’alcun dolor: beata
se te d’ogni dolor morte risana.

Giacomo Leopardi

6 commenti:

  1. Un tuffo al tempo della mia adolescenza, quando si studiavano a memoria le poesie di Leopardi. Allora non si capivano e c'era la noia di impararle. Ma più tardi si è iniziato ad apprezzare Leopardi, Manzoni, Parini, Pascoli solo per citare quelli che mi vengono alla mente in questo momento.
    E questa è fra le poesie di Giacomo Leopardi che più mi piace e che ricordo perfettamente.

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  2. Leopardi è il mio poeta preferito. Bellissima lirica da leggere sempre con ammirazione e rispetto. Chry

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  3. Io le so a memoria non per averle studiate a scuola ma per averle lette e rilette e per continuare a leggerle ancora...
    grazie!

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