martedì 4 settembre 2012

4 settembre 1904– A Buggerru l'esercito spara sui minatori in sciopero



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L'eccidio di Buggerru è un episodio avvenuto in Sardegna nell'Iglesiente a Buggerru il 4 settembre del 1904, mentre era in corso uno sciopero dei lavoratori della miniera. Nel 1867 i deputati sardi richiesero al Presidente del Consiglio Bettino Ricasoli un maggiore impegno dello Stato per alleviare le condizioni di miseria delle popolazioni dell'isola. In seguito alla rivolta de su connottu che si manifestò a Nuoro nell'aprile del 1868, a causa dell'approvazione di una norma che prevedeva la privatizzazione dei beni demaniali, fu istituita una commissione parlamentare di inchiesta presieduta da Agostino Depretis, e della quale faceva parte il deputato piemontese Quintino Sella. Il Sella, ingegnere minerario, svolse una relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna, pubblicata nel 1871, che costituisce un documento di straordinaria importanza per la conoscenza dell'argomento. Nel corso di un viaggio durato 18 giorni il Sella, accompagnato dall'ingegnere Eugenio Marchese, direttore del distretto minerario della Sardegna, visitò le principali miniere e gli stabilimenti metallurgici dell'isola.
L'indagine del Sella, fra le altre cose, non mancò di rilevare le disparità di trattamento economico tra i minatori sardi e quelli di origine continentale, nonché la necessità di istituire una scuola per capi minatori e fonditori a Iglesias.
Agli inizi del 900 Buggerru veniva chiamato «petite Paris» ovvero "piccola Parigi" in quanto i dirigenti minerari che si erano trasferiti nel borgo minerario con le rispettive famiglie avevano ricreato un certo ambiente culturale. Fra questi Achille Georgiades, un greco di Costantinopoli arrivato in Sardegna nel 1903 per dirigere le miniere della Societé des mines de Malfidano di Parigi, la cui Sede operativa in Sardegna era Buggerru. C'era anche il francese Georges Perrier che gestiva un cinema; inoltre in paese vi erano anche un teatro ed un circolo riservato alla ristretta élite dei dirigenti della società francese. Dall'altra parte c'erano i minatori che lavoravano in condizioni disumane, sottopagati e costretti a turni di lavoro massacranti, spesso vittime di incidenti mortali sul lavoro; questi erano organizzati nella Lega di resistenza di Buggerru che contava 4.000 iscritti. Nel 1903 la Lega di Buggerru aveva partecipato con i suoi delegati al secondo congresso nazionale della Federazione dei minatori. I dirigenti della Lega erano due militanti socialisti, Giuseppe Cavallera e Alcibiade Battelli. Per cercare una risposta alle loro rivendicazioni, riguardanti l'incremento dei salari ed il miglioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro, fu attuata un'ondata di scioperi che cominciò dai primi mesi del 1904.
 Il 7 maggio si verificò l'ennesimo incidente sul lavoro, che costò la vita a quattro minatori. La protesta si intensificò nel mese di settembre, a seguito della circolare diramata il giorno 2 dall'ingegner Georgiades, dove si comunicava che, a partire dal giorno successivo, la pausa tra i due turni di lavoro, quello mattutino e quello pomeridiano, era ridotta di un'ora. La reazione fu immediata e cominciò lo sciopero dei minatori, che presentarono le loro istanze alla società francese. La domenica del 4 settembre 1904, mentre la delegazione sindacale era in trattative, gli operai si erano riuniti, di fronte alla sede della direzione generale della miniera, in sostegno della delegazione sindacale. Nel frattempo i titolari della ditta chiamarono l'esercito, che fece fuoco sugli operai uccidendone tre e ferendone molti altri. Quella domenica sarà ricordata come l'eccidio di Buggerru. La risposta del movimento operaio a livello nazionale non si fece attendere ed il 16 settembre si svolse il primo sciopero generale nazionale, al quale aderirono i lavoratori italiani di tutte le categorie.

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3 commenti:

  1. fatto importante non sempre ricordato, come purtroppo spesso accade per i fatti che riguardano la Sardegna, la cui storia strettamente intrecciata a quella nazionale viene invece considerata di secondo piano e sottaciuta

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  2. Per chi và in vacanza in sardegna e si trova in zona le famose miniere sono ora visitabili e in paese il museo minerario e molto ben fatto e si possono visionare filmati delle testimonianze degli anziani che raccontano i fatti dell'epoca.E' molto bello e commovente.

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  3. Una pagina di storia da ricordare. Non la conoscevo.

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