lunedì 2 luglio 2012

Ripartono alcuni reattori nucleari in Giappone

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Articolo da Il FattoQuotidiano.it

Il governo giapponese sta imprudentemente ignorando i rischi legati al riavvio dei reattori 3 e 4 della centrale di Ōi. A lanciare l’allarme sono due importanti sismologi: Mitsuhisa Watanabe e Katsuhiko Ishibashi, professori emeriti delle università di Toyo e Kobe. Che, con una conferenza stampa, hanno messo in guardia sia esecutivo che Kepco, la compagnia elettrica che gestisce la centrale. “Si sta agendo con troppa fretta”, hanno avvertito: “L’impianto atomico è in condizioni precarie e il rischio sismico che si corre in quella zona è pericolosamente sottovalutato”. I due scienziati fanno così presente che “potrebbe essere sufficiente una sola scossa sismica per capire se il governo ha ragione o torto nel volere far ripartire questi due reattori”. Solo ieri si era temuto per un incidente alla centrale di Fukushima per il fermo improvviso del sistema di raffreddamento di uno dei reattori della centrale colpita dal sisma/tsunami del 2011.
La rinascita atomica giapponese è già arrivata: dopo lo stop per controlli dell’intero parco nucleare del Paese, ieri è tornato in azione il primo dei due reattori destinati al riavvio presso la centrale di Ōi, nella prefettura di Fukui. Una decisione presa in poche settimane da governo e istituzioni, contro il volere di gran parte della popolazione nipponica. Il primo ministro Yoshihiko Noda, convinto del fatto che la società giapponese “non potrebbe sopravvivere” senza l’energia atomica, ha infatti ignorato l’opposizione di milioni di suoi concittadini, testimonianza delle ferite ancora aperte del Paese del Sol levante in seguito all’incidente di Fukushima Daiichi. Ma non sembra badare nemmeno a Mitsuhisa Watanabe e Katsuhiko Ishibashi, studiosi, rispettivamente, di geomorfologia e tettonica e di sismologia.
La Kansai Electric Power Company (Kepco), utilizzando i propri dati, alcuni dei quali pubblicati per la prima volta più di 20 anni fa, per i due esperti ha fornito modelli sismici che ignorano la faglia attiva sotto la zona dell’impianto di Ōi. “Sia gli stress test che le nuove linee guida di sicurezza per il riavvio delle centrali nucleari non limitano il verificarsi di nuovi incidenti agli impianti”, ha sentenziato Ishibashi: “Invece di creare norme più severe, entrambi rappresentano un duro colpo agli standard di sicurezza”. Gli ha fatto eco Watanabe, per cui il problema riguarda anche l’affidabilità degli organi preposti alle valutazioni necessarie a far ripartire i due reattori di Ōi: “L’esperienza e la neutralità degli esperti che consigliano l’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese sono altamente discutibili”.

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Fonte: IlFattoQuotidiano.it


Autore: Andrea Bertaglio


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Articolo tratto interamente da IlFattoQuotidiano.it



Photo credit Abode of Chaos caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

4 commenti:

  1. avevo sentito la notizia in Tv
    ma la popolazione non è convinta,purtroppo anche in Giappone i potenti vincono e la storia non insegna nulla.
    Lu

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  2. Non è, purtroppo, una bella notizia.

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  3. Non è, purtroppo, una bella notizia.

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  4. Facce di bronzo, 'sti capatazzi giapponesi!

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