mercoledì 31 agosto 2011

Recensioni film: Il settimo sigillo di Ingmar Bergman


Il settimo sigillo  è un film del 1957 diretto da Ingmar Bergman.

La recensione è tratta da Wikipedia:

Trama

La pellicola inizia con una frase tratta dall'Apocalisse di San Giovanni:

« Quando l'agnello aperse il settimo sigillo nel cielo si fece un silenzio di circa mezz'ora e vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio e furono loro date sette trombe »
(Apocalisse 8,I)

In una Svezia dove imperversano peste e disperazione - vengono nominate Roskilde ed Elsinore - torna dalle crociate in Terra Santa il nobile cavaliere Antonius Block. Sulla spiaggia, al suo arrivo, trova ad attenderlo la Morte, che ha scelto quel momento per portarlo via. Il cavaliere decide di sfidarla a scacchi. La partita si svolge nel corso di vari incontri tra Block e la Morte.
Durante la partita, Antonius ed il suo scudiero Jons, attraversando la Svezia, incontrano molte persone, le quali, prese dalla paura della morte, si sottopongono a violente pratiche per l'espiazione dei propri peccati, ed altri che inseguono gli ultimi piaceri prima della fine.
Il cavaliere s'imbatte anche in una famiglia di saltimbanchi, che sembrano non accorgersi della tragedia che li circonda, uniti solo dall'amore reciproco e da un sincero rispetto. Questo incontro aiuterà Antonius a ritrovare la fede e l'unione con Dio. Allora egli accetta di morire sacrificandosi per la coppia di innamorati.


La morte non vince la partita con Antonius ad armi pari. È infatti Antonius che lascia la possibilità alla morte di modificare la disposizione dei pezzi sulla scacchiera; infatti, con un movimento del braccio, il cavaliere colpisce intenzionalmente la scacchiera facendo cadere alcuni pezzi, che la morte sposterà in maniera tale da poter vincere. Tutto ciò per lasciare la possibilità all'attore ed alla sua famiglia di scappare.
Più che il tema del trapasso, questo film ci pone di fronte ad un interrogativo più grande, e cioè il rapporto tra l'uomo e l'onnipotente, di fronte alla caducità della vita, attraverso un percorso che porta il protagonista a confrontarsi con la paura e la disperazione degli uomini di fronte alla morte, un timore che è anche sinonimo della mancanza di fede.
Secondo un'interpretazione il messaggio del film è che la fede vince anche la morte, che è anche il messaggio originario dell'Apocalisse

Curiosità sul film:

Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) è un film svedese del 1957 diretto da Ingmar Bergman, trasposizione cinematografica della pièce teatrale Pittura su legno (Trämålning) che lo stesso Bergman aveva scritto nel 1955 per la sua compagnia di attori teatrali.
Presentato in concorso al 10º Festival di Cannes, il film vinse il Premio Speciale della Giuria, ex aequo con I dannati di Varsavia di Andrzej Wajda.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

3 commenti:

  1. passavo di quì e volevo farti un saluto, spero vada tutto bene
    un abbraccio....

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  2. Necessariamente è così...
    La Fede vince la Morte perchè offre alla Vita la sua prosecuzione e promuove la Morte stessa al ruolo di "passaggio", e non più "cessazione" di ogni cosa.
    Saluti,
    Mary

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  3. E' un film che, quando è uscito, l'ho visto e rivisto 3 volte. Anni dopo l'ho visto in cassetta!

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