venerdì 30 ottobre 2009

Viaggiare:Alberobello,la città dei trulli




Molti conoscono questa cittadina famosa in tutto il mondo come la città dei trulli stiamo parlando di Alberobello in provincia di Bari; per saperne di più vi rimando alla descrizione tratta da Wikipedia, l'enciclopedia libera .

Alberobello (in dialetto Iarubèdd) è un comune di 11.040 abitanti in provincia di Bari.Celebre per le sue caratteristiche abitazioni, chiamate trulli, dichiarati patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1996, sorge nella Valle d'Itria
Le origini della cittadina risalgono alla seconda metà del XVI secolo, quando, piccolo feudo sotto il dominio degli Acquaviva, conti di Conversano, cominciò a popolarsi di contadini che resero la selva (così denominata) fertile. I conti autorizzarono i coloni a costruire le abitazioni a secco, in modo da poter essere distrutte in caso d'ispezione regia, poiché la nascita di un agglomerato urbano esigeva il pagamento del tributo secondo la prammatica de baronibus; con l'astuta proposta si evitava il balzello.
Correva l'anno 1797 e un gruppo di coraggiosi alberobellesi, stanco della precaria condizione, si recò a Taranto per chiedere ausilio al re Ferdinando IV di Borbone che ascoltò e promise.
Il 27 maggio 1797 il re emanò un decreto con il quale il piccolo villaggio divenne libero
storia di questi edifici molto particolari è legata ad un editto del Regno di Napoli che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano. I conti di Conversano, proprietari del territorio su cui sorge oggi Alberobello, imposero allora ai contadini inviati in queste terre di edificare a secco, senza utilizzare malta, le loro abitazioni, in modo che esse potessero configurarsi come costruzioni precarie, di facile demolizione.

Dovendo quindi utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida. I tetti a cupola dei trulli sono abbelliti con pinnacoli decorativi, la cui forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi.
Essi erano realizzati dalla maestranza assunta per la costruzione del trullo e ne identificavano l'artigiano. In base alla qualità della fattura del pinnacolo si poteva dunque identificare non solo la destrezza artigianale del costruttore, ma anche il valore della costruzione. Una maggiore spesa nella costruzione del trullo permetteva di individuare pertanto, le famiglie più abbienti da quelle meno facoltose.
Per quanto riguarda i simboli dipinti sopra i tetti dei trulli spesso assumono un significato religioso; talvolta possono rappresentare segni dello zodiaco. Pinnacolo e simbolo dipinto insieme formavano una sorta di identificativo civico, in quanto per lungo tempo Alberobello ha visto negarsi un riconoscimento ufficiale da parte dei conti di Conversano

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2 commenti:

  1. L'ho visitata qualche anno fa e la ricordo molto suggestiva. Quei pinnacoli la rendono unica, proprio.

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  2. Quindi esistono pure trulli per ricchi e trulli per poveri?
    Non l'avrei detto.
    Buona giornata.

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