venerdì 25 settembre 2009

Grandi opere: La Tessitrice di Giovanni Pascoli



La Tessitrice
Mi son seduto su la panchetta come una volta... quanti anni fa?Ella, come una volta, s'è strettasu la panchetta.
E non il suono d'una parola;solo un sorriso tutto pietà.La bianca mano lascia la spola.
Piango, e le dico: Come ho potuto,dolce mio bene, partir da te?Piange, e mi dice d'un cenno muto:Come hai potuto?
Con un sospiro quindi la cassat ira del muto pettine a sé.Muta la spola passa e ripassa.
Piango, e le chiedo: Perché non suona dunque l'arguto pettine più?Ella mi fissa timida e buona:Perché non suona?
E piange, e piange - Mio dolce amore,non t'hanno detto? non lo sai tu?Io non son viva che nel tuo cuore.
Morta! Si, morta! Se tesso, tesso per te soltanto; come, non so;in questa tela, sotto il cipresso,accanto al fine ti dormirò
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Giovanni Pascoli

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